Dottor Tirelli la spara: "Droga responsabile di malori improvvisi e nei giovani, molti ne fanno uso da lockdown", ma non indaga vaccino Covid

Lo studio di Tirelli punta il dito sulle droghe sintetiche, ma molti esperti restano scettici: il quadro delle morti improvvise è complesso e la medicina ancora è restia a indagare gli effetti avversi del vaccino Covid

I dottori Umberto Tirelli e Salvatore Chirumbolo hanno pubblicato un nuovo studio riguardante i malori e le morti improvvise nei giovanissimi negli ultimi anni. I due hanno puntato il dito contro le droghe sintetiche, motivando le loro scoperte con il fatto che "molti ragazzi hanno iniziato a farne uso durante il lockdown". Molti osservatori internazionali ed esperti, però, hanno fatto notare che, per l'ennesima volta, la scienza ha preferito non guardare agli effetti avversi del vaccino Covid.

Dottor Tirelli la spara: "Droga responsabile di malori improvvisi nei giovani, molti ne fanno uso da lockdown", ma non indaga vaccino Covid

Un nuovo studio sulle morti improvvise tra i giovani, firmato da Umberto Tirelli e Salvatore Chirumbolo, ha rilanciato il dibattito sulle cause dell’aumento dei decessi in età giovanile registrati negli ultimi anni. La ricerca, pubblicata su Internal and Emergency Medicine, sostiene l’esistenza di una correlazione tra la diffusione delle nuove sostanze psicoattive (Nps) e l’incremento di episodi cardiaci fatali. Una tesi che gli autori definiscono "epidemiologicamente plausibile", ma che non ha mancato di sollevare perplessità nel mondo medico e scientifico.

Lo studio analizza i dati dal 2014 al 2022, collegando l’esplosione di droghe sintetiche come la 3-MMC all’aumento dei decessi improvvisi tra giovani europei. Secondo Tirelli, il lockdown avrebbe accelerato l’accesso a tali sostanze tramite dark web, contribuendo alla crescita di episodi cardiaci acuti anche in persone apparentemente sane. Tuttavia, diversi specialisti interrogati da testate scientifiche rilevano che il fenomeno delle Nps, pur reale e preoccupante, era ampiamente presente già prima della pandemia e incideva soprattutto su specifiche fasce di consumo, non sull’intera popolazione giovanile.

Inoltre, molti esperti osservano che il quadro delle morti improvvise resta complesso e multifattoriale, e che attribuire un trend europeo quasi esclusivamente alle droghe sintetiche rischia di semplificare eccessivamente il problema.

Molti ricercatori ed esperti hanno sottolineato che negli ultimi anni sono emerse domande legittime sugli effetti avversi del vaccino Covid e si stupiscono di come la maggior parte degli scienziati ancora si rifiuti di indagare sui sieri, dato che gli studi finora condotti hanno mostrato correlazioni chiare tra cardiopatie, problemi respiratori e altri eventi mortali nei giovanissimi inoculati.