28 Ottobre 2025
Covid vaccino (fonte foto Lapresse)
Decisione storica quella della Corte d'Appello di Campobasso, che ha confermato in secondo grado di giudizio la sentenza del Tribunale del capoluogo molisano sul nesso causale fra l'inoculazione con vaccino Covid Pfizer e gravi patologie neurologiche. La protagonista della vicenda è una donna molisana, a oggi deceduta, che dopo la vaccinazione ha sviluppato una neuropatia molto severa, al seguito del quale è morta.
Una sentenza del Tribunale di Campobasso, emessa nel febbraio 2025 e confermata a luglio dalla Corte d’Appello, ha riconosciuto il nesso causale tra la vaccinazione Covid con Comirnaty (Pfizer-BioNTech) e una grave patologia neurologica che ha portato al decesso di una donna molisana. È il primo caso in Molise in cui viene accertata la correlazione diretta tra il vaccino e un danno permanente alla salute, con conseguente diritto all’indennizzo previsto dalla legge 210/1992.
Secondo gli atti, la donna — sottoposta a due dosi del vaccino nel maggio e giugno 2021 — aveva sviluppato, pochi giorni dopo la seconda somministrazione, dolori intensi e progressiva paralisi agli arti inferiori. Gli esami neurologici successivi diagnosticarono una polineuropatia sensitivo-motoria demielinizzante e, successivamente, una trombosi venosa cronica. La paziente è deceduta nel marzo 2024, e le figlie hanno proseguito l’azione legale come eredi.
Il Tribunale, basandosi sulla consulenza medico-legale, ha ritenuto “ragionevolmente probabile” il nesso tra la vaccinazione e la patologia, classificando il danno alla sesta categoria della tabella A del DPR 834/81, corrispondente a “nevriti ed esiti permanenti”. Il Ministero della Salute è stato condannato a versare l’indennizzo previsto per legge, oltre a rivalutazione e interessi, per il periodo compreso tra la domanda amministrativa e il decesso della donna.
La Corte d’Appello, investita dell’impugnazione da parte del Ministero, ha confermato integralmente la decisione, riconoscendo che l’indennizzo non ha natura risarcitoria ma assistenziale, come forma di tutela sociale per chi subisce danni da trattamenti sanitari raccomandati dallo Stato.
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