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Burioni nega effetti avversi vaccino Covid, Barbaro al GdI: "Propaganda ideologica irrazionale, violati articoli del codice deontologico"

Giuseppe Barbaro, Responsabile del Servizio di Cardiologia ed Ecocardiografia del policlinico Umberto I di Roma, per Il Giornale d'Italia: "Burioni non ha mai accettato un confronto ma, non avendo volontà e/o capacità di replicare, utilizza l’insulto. Schillaci e Anelli intervengano"

28 Luglio 2025

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Giuseppe Barbaro, fonte: imagoeconomica

Il dott. Giuseppe Barbaro è dirigente medico ospedaliero specialista in medicina interna e in cardiologia. È il Responsabile del Servizio di Cardiologia ed Ecocardiografia presso un importante ospedale di Roma. Il dottore è stato intervistato da Il Giornale d'Italia per commentare la recente uscita di Roberto Burioni: "Le reazioni avverse del vaccino Covid non esistono". La virostar ha anche attaccato i danneggiati da vaccino, considerandoli "somari" e "malati mentali".

Perché Burioni continua ad essere così negazionista di fronte ad un tema che è stato accertato persino dalle stesse case farmaceutiche?

E’ assolutamente irrazionale portare avanti una propaganda ideologica contro le evidenze riportate dalla stessa EMA nel 2022 e dalla industria farmaceutica produttrice del profarmaco genico nelle ripetute revisioni della scheda tecnica e riportate nel volume The Pfizer Papers edito da Naomi Wolf nel 2024 ove sono riportati i documenti di Pfizer relativi agli eventi avversi e che sono oggetto di una azione legale negli USA. Burioni non ha mai accettato un confronto sui dati scientifici e clinici come dovrebbe essere nella natura empirica della medicina, ma, non avendo volontà e/o capacità di replicare, utilizza l’insulto e l’offesa che ledono profondamente il decoro della professione nella sua natura etica.

Quali articoli del codice deontologico ha violato con questa uscita?

A partire dall’art. 30 (relativo ai conflitti di interesse), sono da considerare la violazione dell’art.1 (relativo al decoro della professione), l’art.3 (relativo alla discriminazione dei pazienti), gli art. 6 e 19 (per cui la comunicazione e l’esercizio della professione deve essere basata su un continuo aggiornamento scientifico e clinico ), gli art. 45 (relativo all’impiego di farmaci genici in assenza di idonea documentazione), l’art.48, (relativo all’utilizzo di farmaci sperimentali, e la continua revisione della scheda tecnica è prova inoppugnabile della natura sperimentale di tali farmaci), l’art 58 (relativo alle controversie tra colleghi che si dovrebbe svolgere con spirito critico nel rispetto delle reciproche competenze e non, come anche nel mio caso, attraverso l’insulto e l’offesa autodefinendo se stesso).

L’ordine dei medici dovrebbe prendere una posizione contro di lui?

E' ora che le istituzioni, a partire dall'Ordine dei Medici, prendano posizione e definiscano da che parte stanno, nei confronti di chi lede il decoro della professione medica, insulta, discriminando i pazienti e i colleghi senza confronto critico e oltraggia, schernendoli, i rappresentanti delle forze dell'ordine (art. 341-bis c.p.). L'omertà e la mancata presa di posizione (da parte dell'Ordine dei Medici e anche della Magistratura) potrebbe testimoniare una loro complicità in tali violazioni. E’ più che mai necessario che il ministro della Salute e il presidente della FNOMCEO facciano una dichiarazione ufficiale riguardante la loro posizione circa queste importanti violazioni, specialmente dopo che anche rappresentanti del Parlamento e componenti della Commissione di Inchiesta Covid (on. Buonguerrieri e il presidente sen. Lisei) hanno espresso il loro disappunto nei confronti delle dichiarazioni di Burioni che ha dimostrato disprezzo verso chi soffre e che avrebbe invece bisogno del sostegno di chi, come medico, ha giurato sui principi ippocratici del codice deontologico, finalizzati al rispetto della salute, della vita e della qualità di vita dei pazienti.

Perché a distanza di anni i danneggiati da vaccino Covid continuano ad essere così invisibili o comunque ricevono questo atteggiamento di disprezzo?

Mentre negli USA Kennedy sta svolgendo una rivoluzione epocale che, portando alla luce i misfatti del periodo pandemico, sta definendo le basi perché tutto ciò che abbiamo vissuto non si ripeta, in Italia si tende a mantenere una narrativa ideologica che, contro, ogni evidenza, rischia di cadere nel ridicolo. Sarebbe il caso di riflettere sui dati clinici e scientifici e di capire gli errori che sono stati commessi. Una simile presa di coscienza sarà impossibile fin quando l’ordine dei medici, invece di tutelare la categoria che rappresenta, in virtù del principio di sussidiarietà, continua a costituirsi come tribunale dell’inquisizione (esercitando ad libitum il potere disciplinare) al servizio dell’ideologia politica, perseguendo solo chi esercita il pensiero critico, e consente che chi è volgare espressione della propaganda scientistica possa tranquillamente violare il codice deontologico disprezzando il paziente e il suo dolore. E’ necessario anche che i medici acquisiscano maggiore consapevolezzanell’esercitare la professione e che mostrino con coraggio il suo valore etico. S.Giuseppe Moscati diceva che, nell’esercitare la professione medica bisogna sempre difendere la verità, anche se costa la persecuzione, perché la verità, come diceva S.Carlo Acutis, è nelle mani di Dio che saprà giudicare, nei tempi da Lui definiti, chi ha negato la verità a favore del male.

In Italia è stato istituito il comitato “class action vaccino Covid” per aiutare coloro i quali hanno ricevuto la somministrazione con Pfizer. Che ne pensa?

E’ una importante iniziativa che permetterà di acquisire documenti relativi alla campagna vaccinale che finora non sono stati resi pubblici. Questi documenti indubbiamente permetteranno ai danneggiati da vaccino di riavvalersi in sede giuridica dei diritti finora negati o addirittura scherniti da chi è espressione della propaganda ideologica con il sostegno delle istituzioni che, al contrario, li dovrebbero proteggere e tutelare. E’ ora che tali istituzioni vengano incontro alle istanze dei danneggiati e del dolore che ha compromesso, spesso irreversibilmente, la loro qualità di vita.

Chi è il dott. Giuseppe Barbaro, medico responsabile del Servizio di Cardiologia ed Ecocardiografia

Il Dott. Giuseppe Barbaro è specialista in Medicina Interna e in Cardiologia, responsabile del Servizio di Cardiologia ed Ecocardiografia del policlinico Umberto I di Roma. È specializzato nello studio delle complicanze cardiovascolari associate a malattie virali (es. HIV) ed alle complicanze della terapia antiretrovirale (HAART). Inoltre, è specializzato nella valutazione di marker di adiposità viscerale cardiaca, mediante la determinazione ecocardiografica dello spessore del tessuto adiposo epicardico nei soggetti con lipodistrofia da farmaci antiretrovirali e in quelli affetti da obesità e sindrome metabolica. È autore di più di 200 pubblicazioni scientifiche e di quattro libri sulle complicanze cardiovascolari della malattia da HIV.

L'intervista è stata rilasciata a titolo personale.

Di Ivan Vito

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