08 Settembre 2022
Il Giornale d'Italia ha rintracciato i malumori che animano il corpo dei medici veterinari a seguito della revoca di sospensione da parte del Consiglio Nazionale FNOVI che revocava la delibera del consiglio provinciale di Udine del 25 agosto 2022 che, difatti, eliminava l'obbligo per gli iscritti di Udine. Una scelta, quella fatta dal dottor Barnava che ha fatto discutere, ma che ha sollevato anche una grande approvazione. A tal proposito il dottor Orlando Ferroni di Cremona invoca la "libertà di scelta".
Il presidente Berneva, citava come motivazione le posizioni assunte da la moderna giurisprudenza, che accorda al vaccino una mancanza di sicurezza nella limitazione della pandemia e che tiene conto anche degli effetti avversi e dunque non può motivare un obbligo tanto più per il personale che non è addetto alle strutture sanitarie per esseri umani, bensì per animali.
Eppure "l'atto di coraggio" dell'ordine di Udine ha sollevato l'ondata di approvazione da parte di tutti coloro che desideravano fosse eliminato quest'obbligo. Si è trattato di un effetto a catena, perché in realtà il malumore tra i veterinari riguardo l'obbligo vaccinale era già diffuso. Sono in tanti infatti a non essersi vaccinati e a essere stati sospesi. Soltanto nell'ordine di Grosseto se ne contano due.
Il dottor Orlando Ferroni è un medico veterinario di Cremona che ha anche studiato medicina ed è un ricercatore attivo nel campo delle cellule staminali e per la ricerca sulla rigenerazione dei tessuti, palesa le sue titubanze circa il reale effetto sulla salute del vaccino, almeno basandosi sulle sue osservazioni dirette e indirette. E lo fa a cominciare da sé stesso: "Dopo che mi sono vaccinato io avevo una frequenza cardiaca sempre superiore ai 130 e non sono l'unico caso".
Cosa la rende realmente titubante? Lei è scettico riguardo al vaccino?
Onestamente anche io ho il dubbio che in alcuni soggetti il vaccino abbia stimolato una reazione immunitaria, tale da sollevare dei problemi già latenti, accentuandoli.
In che senso?
Io non credo nei vaccini a RNA Messaggero, ma come me moltissimi medici e veterinari. Il vaccino è stato imposto, alcuni hanno avuto il coraggio di sospendere la propria attività, altri l’hanno fatto per forza. Adesso i fatti danno anche ragione a questi ultimi, perché è sempre più evidente che molte persone spesso stanno peggio.
Io credo, avendo osservato molti casi, che il vaccino non crea problematiche che non hai, ma intensifica quelle che hai.
Io sono un ricercatore e posso anche ipotizzare questo. Lo penso perché persone che avevano sintomi, questi si sono acuiti dopo il vaccino. Credo che in alcuni soggetti, non tutti, ci sia una reazione immunitaria forte che intensifica i processi infiammatori.
Perché è perplesso riguardo alla delibera emanata dall'ordine nazionale che revoca la delibera emanata dall'ordine provinciale di Udine il 25 agosto? Quali sono le sue obiezioni?
Non voglio criticare l'Ordine nazionale, ma credo che quanto scritto dall'ordine provinciale di Udine fosse corredato da motivazioni sufficientemente convincenti.
Secondo lei esiste del malcontento tra i medici veterinari che hanno deciso di vaccinarsi?
In realtà, tra i medici veterinari, l'obbligo vaccinale è sempre stato accolto malvolentieri.Ogni persona dovrebbe essere lasciata libera. La scelta terapeutica deve essere un fatto personale e non imposto dal sistema.
Ma il vaccino non ha uno scopo profilattico? Magari esiste un problema di zoonosi come è stato detto inizialmente?
La legge dice che non è possibile sacrificare nessuna persona per un bene pubblico, soprattutto in condizioni di incertezza sugli effetti avversi come sta venendo fuori attualmente.
Lei cosa pensa dell'obbligo vaccinale?
E’ innegabile che questi vaccini hanno creato delle cavie, forse per un bene superiore che è quello di capire come è possibile creare un qualcosa che ci difende dalle infezioni virali, ma per capire si mietono vittime e si creano problemi a chi non li ha. Se qualcuno si sente di sacrificare se stesso facendo da cavia può farlo, ma non si deve imporlo a tutti.
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