09 Dicembre 2025
Fonte. CMSi
La Commissione Medico-Scientifica Indipendente ha diffuso un comunicato in merito alla nomina di Bassetti al MUR (Ministero dell'Università e della Ricerca), chiedendo espressamente la revoca di questo. La Commissione ha elencato una serie di motivi per cui il governo dovrebbe provvedere a fare un passo indietro. Non è la prima volta che viene chiesta la revoca della nomina della virostar. Ecco il comunicato:
La Commissione Medico-Scientifica Indipendente esprime piena adesione alla richiesta formale avanzata dal Comitato di Scopo per la Tutela della Salute Pubblica, che ha trasmesso alla Ministra dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, e al Ministro della Salute un’istanza ufficiale per la revoca della nomina del Prof. Matteo Bassetti alla Presidenza del nuovo Gruppo di lavoro istituito presso il MUR.
Un’iniziativa che, in pochi giorni e nel silenzio dei media mainstream, ha già raccolto oltre 13.000 adesioni, a testimonianza di una preoccupazione diffusa nella società civile e nella comunità scientifica. L’adesione nasce dalla necessità di riaffermare principi imprescindibili in qualunque democrazia avanzata: indipendenza della ricerca, credibilità delle istituzioni, trasparenza sui conflitti di interesse e il rispetto dei codici etici che regolano la funzione pubblica.
Nell’audizione presso la Commissione Parlamentare COVID del 17 novembre 2025, il Prof. Bassetti ha dichiarato che la ‘collaborazione economica continuativa’ con aziende farmaceutiche costituisce “una delle parti del mio lavoro”. Una simile affermazione configura un conflitto di interesse strutturale, espressamente rilevante alla luce di:
• Legge 241/1990 (art. 6-bis): obbligo di astensione in caso di conflitto di interessi, anche
potenziale.
• D.lgs. 33/2013: obbligo di trasparenza sui rapporti economici rilevanti.
• Linee guida ANAC: le situazioni di dipendenza economica costituiscono ostacolo alla terzietà del valutatore.
Il ruolo che gli è stato affidato comporta la valutazione e la destinazione di fondi pubblici alla ricerca. Proprio per questo deve essere ricoperto da figure prive di rapporti economici con gli stessi soggetti che potrebbero beneficiare dei finanziamenti. Questo è un principio universalmente riconosciuto nella letteratura scientifica sulla bias reduction e sull’impatto dei conflitti di interesse nella ricerca biomedica (cfr. JAMA, BMJ, PLOS Medicine).
Secondo Google Scholar, il Prof. Bassetti ha pubblicato nel 2025 (e solo fino a oggi) oltre ottanta articoli scientifici. Durante l’audizione, lo stesso Bassetti ha confermato l’enorme numero di pubblicazioni firmate nell’anno in corso, praticamente una ogni quattro giorni.
È davvero possibile per un singolo ricercatore contribuire con rigore, supervisione e approfondimento scientifico a un numero tanto alto di studi in così poco tempo?
Chi conosce la ricerca sa che l’iper-produttività scientifica non è un pregio: è uno dei problemi più discussi e criticati della scienza contemporanea. Essa è legata a dinamiche che distorcono il valore stesso del lavoro scientifico:
La logica del “pubblica o muori” (publish or perish) ha generato le peggiori distorsioni e minato alle basi la credibilità della ricerca scientifica. Nell’ultimo decennio sono aumentati vertiginosamente gli articoli scientifici manipolati, gli studi non riproducibili e molteplici forme di cattiva condotta nella progettazione, realizzazione e pubblicazione delle ricerche scientifiche.
Si tratta di una crisi strutturale che richiede interventi immediati e radicali, e che rende in ogni caso inaccettabile affidare la guida della ricerca pubblica italiana a una figura i cui comportamenti nell’ambito della ricerca coincidono— in modo pubblico e dichiarato — con il modello più estremo di una iperproduttività scientifica oggi fortemente contestata nella comunità accademica internazionale.
Incaricare a chi incarna tale iper-produttività il potere di definire i criteri dei bandi di ricerca significa rischiare di istituzionalizzare un sistema già malato, sacrificando qualità, indipendenza e credibilità.
L’Associazione Liberi Specializzandi (ALS) ha denunciato problemi gravi nella Scuola di Specializzazione diretta dal Prof. Bassetti:
• insufficienza del tutoraggio,
• turni non supervisionati,
• carenze formative incompatibili con gli standard richiesti dalla normativa europea
(Direttiva UE 2005/36/CE) e nazionale (DM 402/2017). Tali criticità risultano particolarmente rilevanti nel momento in cui il MUR sta definendo la riforma della formazione sanitaria post–lauream: appare inopportuno affidare un incarico nazionale pubblico di tale rilievo a chi gestisce una scuola segnalata per problemi strutturali non marginali.
Un rappresentante dello Stato è vincolato al rispetto del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici (DPR 62/2013), che impone decoro, correttezza e misura espressiva.
Il Prof. Bassetti è stato condannato in sede civile (Tribunale di Genova, aprile 2023) per aver definito il Premio Nobel Luc Montagnier “demente” e “rincoglionito”: espressioni giudicate gravemente lesive della reputazione e “non fondate su dati tecnico-scientifici”. La condanna non riguarda dunque un dibattito scientifico – sempre legittimo – ma una violazione del rispetto dovuto tra studiosi e, ancor più, da parte di un rappresentante istituzionale.
Riteniamo dunque pienamente fondate e condivisibili le richieste avanzate dal Comitato:
Queste misure sono già applicate da anni nei principali Paesi europei e in agenzie scientifiche internazionali dove la tutela della credibilità passa attraverso regole stringenti e trasparenti sui conflitti di interesse.
L’adesione è dettata da un principio fondamentale: la scienza deve essere indipendente. Le istituzioni devono essere credibili. Nessun incarico pubblico può essere affidato in presenza di conflitti di interesse dichiarati o di condotte comunque discutibili. Questa vicenda non riguarda una persona, ma il modello di una ricerca pubblica libero da pressioni economiche, orientato al bene comune e basato su criteri etici e scientifici rigorosi.
La Commissione Medico-Scientifica indipendente (CMSi):
• Dott. Eugenio Serravalle, specialista in Pediatria
• Prof. Marco Cosentino, docente di Farmacologia e Tossicologia, PhD
• Dott. Alberto Donzelli, esperto in Sanità Pubblica, specialista in Igiene e Med.
Prev., già membro CSS
• Dott. Patrizia Gentilini, specialista in Oncologia ed Ematologia
• Prof. Eduardo Missoni, docente di Salute Globale, Sviluppo e Gest. Org.
Internaz., specialista Med. Tropicale
• Dott. Panagis Polykretis, PhD in Biologia Strutturale
• Dott. Sandro Sanvenero, medico Odontoiatra
con le adesioni di:
• Dott. Paolo Bellavite, specialista in Ematologia Clinica e di Laboratorio e ricercatore indipendente
• Prof. Mariano Bizzarri, Dip. Med. Sperimentale, Direttore Systems Biology Laboratory Un. La Sapienza, PhD
• Prof. Giovanni Frajese, docente di Endocrinologia e Malattie Dismetaboliche
• Dott. Dario Giacomini, specialista in radiologia, Presidente ContiamoCi! e sindacato Di.Co.Si.
• Prof. Stefano Petti, PhD. Top 2% scienziati mondiali (classifica Università Stanford)
• Dott. Laura Teodori, già Dirigente di Ricerca, già Prof. a contratto Rischio Biologico
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