07 Gennaio 2022
Fonte: lapresse.it
I Cdc (Centers for Disease Control and Prevention) americani avrebbero ritirato i tamponi Pcr perché non distinguono il Sars-CoV-2 dall'influenza comune: niente di più falso. Se siete tra gli sfortunati che hanno letto questa notizia sui social negli ultimi mesi sappiate che infatti è una bufala. I Cdc hanno soltanto ritirato l'autorizzazione da uno specifico tampone Pcr, distribuito a partire da febbraio 2020. Un tampone peraltro ancora efficace, ma ormai obsoleto perché progettato per rilevare soltanto il Sars-CoV-2 e non altri tipi di virus. A oggi invece i Cdc consigliano ai laboratori di utilizzare i cosiddetti sistemi multiplex "che facilitino il rilevamento e la distinzione tra Sars-CoV-2 e virus influenzali".
La notizia sarebbe apparsa per la prima volta in Italia lo scorso 25 luglio 2021, in un articolo su Gospa News ripreso poi da Database Italia il successivo 27 luglio. Nel pezzo veniva riportato il comunicato dei Centers for disease control pubblicato il 21 luglio precedente sul ritiro della richiesta di autorizzazione per uso di emergenza del singolo tampone Pcr CDC Novel Coronavirus (2019 nCoV) Real-Time RT-PCR. Ritiro, previsto entro il 31 dicembre 2021, che è però stato presentato come prova della teoria secondo cui tutti i tamponi in generale sarebbero inattendibili. Pertanto, secondo tale teoria, i numeri sui contagi da Covid-19 nel mondo sarebbero stati gonfiati al fine di imporre restrizioni alla popolazione.
Come già detto, niente di più falso. Il kit di tamponi Pcr sottoposto a ritiro era stato sviluppato a inizio pandemia per rilevare esclusivamente il coronavirus Sars-CoV-2. Una metodologia ormai obsoleta in quanto, come sottolineato dai Cdc nel comunicato stesso, con i sistemi multiplex odierni possiamo "risparmiare tempo e risorse mentre ci avviamo verso la stagione influenzale". Utilizzando tamponi che rilevano sia l'influenza comune che il Sars-CoV-2 possiamo dunque monitorare l'andamento di entrambe le malattie all'interno della popolazione.
È bene ricordare inoltre che i tamponi basati sulla tecnologia Pcr (dall'inglese Polymerase Chain Reaction, cioè Reazione a Catena della Polimerasi) sono molto accurati e non possono per definizione risultare positivi a causa di un virus influenzale diverso dal Sars-CoV-2. Quest'ultimo è infatti è biologicamente e geneticamente molto diverso dai virus delle influenze stagionali comuni e non può essere confuso da un tampone Pcr.
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