03 Gennaio 2022
Calcio (fonte foto Pixabay)
Un dato allarmante dal Regno Unito: +278% di calciatori professionisti deceduti a causa di infarti nel 2021. Una cifra spaventosa che impone riflessioni sul tema. Nel 2019 sono state 8,9 milioni su 55,4 milioni di morti in tutto il mondo quelle causate da malattie cardiache. L'incredibile dato va comunque contestualizzato: la popolazione comune non rispetta abitudini salutari come quelle dei calciatori.
L'importanza di questa statistica si fa ancora più pesante se si considera che la morte degli sportivi sono spesso oggetto di un approfondimento più seguito rispetto a quello relativo a persone comuni. Ciò potrebbe dunque essere un dato molto più rappresentativo di quanto non si creda. Impossibile poi non ricollegare il dato agli anni di crisi che stiamo vivendo. E alla diffusione di vaccini recentemente immessi sul mercato. Il Dottor Steven Gundry ha affermato al convegno dell'American Heart Association di Boston fra il 12 e il 14 novembre che i vaccini a mRNA più che raddoppiano la probabilità in 5 anni di soffrire di un infarto. Un nuovo studio su 566 pazienti che hanno ricevuto i vaccini Pfizer o Moderna mostra che i segni di danno cardiovascolare sono aumentati vertiginosamente dopo la seconda dose. Il rischio di attacchi cardiaci o altri gravi problemi coronarici è più che raddoppiato mesi dopo la somministrazione dei vaccini, in base ai cambiamenti nei marcatori di infiammazione e di danno cellulare.
Il Dottor Steven Gundry ha riportato pubblicamente i contenuti di un suo articolo accademico pubblicato lo scorso 8 novembre su Circulation, la rivista scientifica dell’AHA. Ma il Dottor Gundry non è da solo. Il cardiologo Aseem Malhotra dal Regno Unito sostiene quanto rilevato dal Dottor Gundry in relazione alle infiammazioni delle arterie coronarie e i vaccini a mRNA. Malhotra ha affermato che è necessario approfondire maggiormente i legami con i vaccini da Covid-19 dato l'aumento di problemi cardiaci nel paese. c’è stato un sostanziale aumento dei decessi correlati a problemi cardiologici nel paese e che è necessario studiare il legame con i vaccini Covid-19.
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