04 Novembre 2021
Fonte: Lapresse
Non sono ottimisti dall'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) riguardo la lotta contro il Covid. Si stimano dati altissimi quando si parla di nuovi casi e morti. Al centro della pandemia insieme all'Europa vi è anche l'Asia. Per la nota organizzazione si potrebbero contare anche oltre mezzo milione di morti entro il prossimo inverno.
Per l'OMS il problema è legato all'allentamento delle restrizioni contro il Covid-19, che hanno permesso al virus di tornare a circolare velocemente. L'invito è quello di mantenere sempre il distanziamento sociale e indossare i dispositivi di emergenza necessari a contrastare la diffusione del virus. Il problema dell'Europa e dell'Asia è dato anche dal divario economico e sociale tra i Paesi. Se molti Stati stanno proseguendo molto velocemente nell'inoculazione dei vaccini, altri Stati invece non sono riusciti a coprire nemmeno una soglia minima di popolazione.
Un altro problema è anche quello delle ospedalizzazioni e delle terapie intensive, che man mano stanno tornando a riempirsi. Sebbene in molto casi non si sia ancora raggiunta la soglia limite, arrivare con l'acqua alla gola nei monitoraggi non fa ben sperare. L'OMS ha previsto che ci potrebbe essere una forte pressione sugli ospedali europei tra fine 2021 ed inizio 2022.
Molti si chiedono come sia possibile che nonostante l'alto numero di vaccinati l'Europa sia tornata al centro della pandemia. Il Direttore per l'Europa dell'OMS Hans Kluge, ha spiegato che i vaccini stanno facendo comunque il loro lavoro, ossia proteggere dalle infezioni gravi riducendo le ospedalizzazioni. Era stato comunque chiaro dal principio che i vaccini non azzeravano la possibilità di contrarre il virus, soprattutto con l'arrivo delle nuove varianti. L'invito dell'OMS resta sempre quello di vaccinarsi il prima possibile.
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