30 Settembre 2021
Fonte: lapresse.it
Il Ministero della Salute e il Governo sono pronti a estendere la terza dose di vaccino Covid ad altre fasce della popolazione: dopo over 80, ospiti della Rsa, personale sanitario e soggetti fragili, altri milioni di persone si dovrebbero preparare alla terza inoculazione del farmaco. A sostenerlo è stato il ministro della Salute Roberto Speranza, durante il suo intervento al Festival della città 2021 promosso dalla Lega delle autonomie locali. Dall'altra parte però si fa strada il pensiero di Franco Locatelli, coordinatore del Comitato tecnico scientifico, che, per rispondere a Speranza, afferma: "Per i soggetti sani e giovani è tutto fuorché scontato che si debba andare verso una terza dose".
Secondo il professor Locatelli piuttosto che correre subito a dare la terza dose a tutti gli italiani, giovani sani compresi, è giusto pensare ad altro, o meglio, ad altri. Il coordinatore del Cts sostiene infatti che "occorre prima dare copertura nei Paesi dove la campagna vaccinale è imparagonabilmente più bassa". "Il Covid è diventata la quarta causa di morte in Italia", mentre "negli Usa è al terzo posto", dice. "Secondo i dati raccolti dall'Oms - sottolinea ancora l'esperto - nel 94% dei Paesi la pandemia ha poi provocato un'alterazione o un'interruzione dei servizi sanitari".
Locatelli risponde così alle parole di Speranza di ieri sera che, senza mezzi termini, ha votato per il sì all'estensione della terza dose. "Ci affideremo come sempre alla nostre autorità scientifiche", ha continuato. "Io penso che verrà un po' alla volta allargata in altri ambiti ma ci guiderà la nostra la comunità scientifica come sempre abbiamo fatto. C'è anche una interlocuzione costante con altre autorità scientifiche nel mondo. Valuteremo se sarà indispensabile un allargamento, ma voglio dire che non ci sono problemi di approvvigionamento delle dosi", ha concluso infine Roberto Speranza.
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