11 Marzo 2021
A seguito dei casi di trombosi riportati da alcuni pazienti sottoposti al vaccino contro il Covid di AstraZeneca, in Europa è scoppiato il panico. Prima i due casi dei militari italiani deceduti a seguito della somministrazione, poi la decisione della Danimarca di sospendere tutte le vaccinazioni con il prodotto di AstraZeneca. Ora per le strade non si sente parlare d'altro, con molti che gridano al complotto e molti di più che si fanno sempre più cauti nei confronti del vaccino sopra citato. Da qui la decisione dell'Ema di intervenire per fare chiarezza.
L'Agenzia europea del Farmaco ha infatti tranquillizzato i cittadini sostenendo che "i benefici del vaccino attualmente superano ancora i rischi". "Il comitato di valutazione rischi Prac dell'Ema sta indagando su questi casi", continua l'autorità Ue in un aggiornamento, intervenendo anche in merito alla decisione della Danimarca di sospendere la campagna di immunizzazione con il vaccino AstraZeneca.
La decisione del Ministero della Salute danese, fanno sapere, è stata solo "precauzionale". In ogni caso "è in corso un'indagine completa sulle segnalazioni di coaguli di sangue nelle persone che hanno ricevuto il vaccino, incluso un caso in Danimarca in cui una persona è morta". Intanto, però, molti altri stati dell'Unione europea hanno deciso per uno stop.
Certo, bisogna considerare che, per ogni persona che subisce conseguenze a seguito del vaccino, ce ne sono molte altre che non riscontrano alcun effetto collaterale. Se l'attenzione dei giornali è rivolta soprattutto ai primi casi è solo perché l'antica legge del giornalismo dice che "fa più notizia il postino che morde il cane piuttosto che il cane che morde il postino". E non solo per fare "sensazionalismo". In questo senso, dovrebbe essere fuori dubbio che "i benefici siano superiori ai rischi", come ha detto l'Ema. Risulta pur vero, tuttavia, che questo tranquillizza solo se non si è "tra le poche vittime".
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