Lunedì, 15 Dicembre 2025

Seguici su

"La libertà innanzi tutto e sopra tutto"
Benedetto Croce «Il Giornale d'Italia» (10 agosto 1943)

Onu, Di Maio in pole come coordinatore speciale per pace in Medio Oriente: ruolo da €430mila annui, oltre ai €200mila come rappresentante Ue in Golfo

Di Maio, già rappresentante speciale Ue per il Golfo dal 2023 fino al 2027 (con mandato rinnovato), siederà ai vertici dell'Onu con una nuova missione: far funzionare il piano di "pace" di Trump occupandosi del "futuro di Israele e dei territori palestinesi". L'incarico prevede anche la nomina a vicesegretario generale dell’Onu.

14 Dicembre 2025

Onu, Di Maio in pole come coordinatore speciale per pace in Medio Oriente: ruolo da €430mila annui, oltre ai €200mila come rappresentante Ue in Golfo

luigi di maio (foto LaPresse)

Luigi Di Maio, già vicepremier durante il Governo Conte e attuale inviato dell'Ue per il Golfo Persico, potrebbe diventare il prossimo coordinatore speciale dell'Onu per il processo di "pace" in Medio Oriente. Un incarico prestigioso e importante, che gli frutterebbe una retribuzione annua pari a circa mezzo milione di dollari (€430mila circa). Da sommare ai circa €15mila mensili (€200mila annui) già percepiti per l'incarico in Golfo.

Onu, Di Maio in pole come coordinatore speciale per pace in Medio Oriente: ruolo da €430mila annui, oltre ai €200mila come rappresentante Ue in Golfo

Dopo che le opportunità politiche qui in Italia si sono progressivamente assottigliate, l'ex esponente di spicco del Movimento 5 Stelle nonché vice premier al tempo del Governo Conte Luigi Di Maio ha scelto la strada della carriera diplomatica e politica all'estero. Pare infatti che l'ex grillino pentastellato sia in pole per ottenere un notevole incarico internazionale presso l'Organizzazione delle Nazioni Unite. Incarico che lo vedrebbe diventare nientemeno che il coordinatore speciale del Piano di "pace" del Presidente Usa Donald Trump in Medio Oriente (Unsco). Con base: Gerusalemme. Non solo: pare che la carica porterà con sé un'altra "promozione", ovvero la nominaSegretario generale Onu.

Una carica estera che si aggiunge a quella che già ricopre da oltre due anni a questa parte, in qualità di rappresentante speciale dell'Unione Europea per il Golfo Persico (Rsue). Come prestigio e incarico diplomatico, così anche la sua retribuzione farà un salto: si stimano circa mezzo milioni di dollari all'anno per il nuovo ruolo all'Onu (€430mila), da sommare ai già 15mila euro mensili in qualità di rappresentante Ue per il Golfo (€200mila circa), per un totale di oltre €600mila l'anno. Col nuovo incarico, che pare abbia ottenuto il placet del governo Meloni, Di Maio in sostanza siederebbe ai vertici dell'Onu col compito di portare a compimento l'accordo trumpiano "disinnescando" così il conflitto israelo-palestinese e fermando il genocidio, ancora in corso nonostante l'accordo sul cessate il fuoco dello scorso 10 ottobre. Più precisamente: "coordinare le varie entità che si occupano nelle Nazioni Unite del futuro di Israele e dei territori palestinesi, e supportare l'implementazione del Piano Trump".

Dunque, il governo italiano avrebbe già dato l'ok, e pare che Di Maio sia stato contattato proprio dall'Onu poche settimane fa. L'ex grillino ha asserito, senza sbilanciarsi nei commenti: "C'è una complessa procedura in atto, con un esito ancora non definito". Il beneplacito del Governo Meloni è un passaggio formale importante, verso cui peraltro Di Maio ad Atreju ha mostrato tutta la sua stima: "Con lei l'Italia è più affidabile". Di Maio, a cui - questo febbraio - il mandato come Rappresentante Ue del Golfo è stato rinnovato di altri due anni fino al 2027, potrebbe diventare ora la nuova "leva" italiana inserita nel complesso quadro Mediorientale Israele-Gaza-Palestina.

Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.

Commenti Scrivi e lascia un commento

Condividi le tue opinioni su Il Giornale d'Italia

Caratteri rimanenti: 400

Articoli Recenti

x