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Elezioni regionali 2025, alle 12.30 affluenza in calo rispetto al 2020: Veneto 10,1% (era 14,7%), Campania 8,2% (11,3%), Puglia 8,5% (12%)

Alle 12.30 l’affluenza media registrata nelle tre regioni si attesta all’8,9%, un dato più basso di 3,7 punti rispetto alla tornata precedente

23 Novembre 2025

Elezioni regionali Calabria 2025, l'affluenza definitiva è al 43,14%, in calo di circa un punto percentuale rispetto al 2021 (44,36%)

La stagione delle elezioni regionali 2025 giunge al termine. Tra oggi e domani, con seggi aperti dalle 7 alle 23 nel primo giorno e dalle 7 alle 15 nel secondo, tredici milioni di cittadini di Campania, Puglia e Veneto sono chiamati al voto. Alle 12.30 l’affluenza media registrata nelle tre regioni si attesta all’8,9%, un dato più basso di 3,7 punti rispetto alla tornata precedente: in Veneto è del 10,1% (contro il 14,7%), in Campania dell’8,2% (era 11,3%) e in Puglia dell’8,5% (contro il 12%).

Elezioni regionali 2025, alle 12.30 affluenza in calo rispetto al 2020: Veneto 10,1% (era 14,7%), Campania 8,2% (11,3%), Puglia 8,5% (12%)

In Veneto, dove gli elettori sono più di quattro milioni, il centrodestra si presenta con una guida a trazione leghista e con candidato presidente Alberto Stefani, deputato e vice di Matteo Salvini. Il centrosinistra, deciso a schierare un fronte il più ampio possibile, punta sull’ex sindaco di Treviso Giovanni Manildo. Con loro concorrono altri tre candidati: Marco Rizzo (Democrazia Sovrana Popolare), Riccardo Szumski (Resistere Veneto) e Fabio Bui (Popolari per il Veneto). L’appuntamento elettorale veneto ha inoltre una caratteristica particolare, assente nelle altre due regioni: il presidente uscente Luca Zaia figura come capolista in tutte le province. Ha assicurato che farà sentire il suo peso politico e il numero delle sue preferenze avrà certamente un ruolo cruciale nel risultato della Lega e, di conseguenza, nei rapporti di forza interni alla coalizione.

In Campania, dove sono chiamati alle urne cinque milioni di cittadini, Vincenzo De Luca lascia la scena politica regionale e indica come suo successore per la corsa alla presidenza Roberto Fico (M5S), già presidente della Camera. Con lui si schiera l’intero centrosinistra, mentre il centrodestra compatto punta sul sottosegretario agli Esteri Edmondo Cirielli, figura di primo piano di Fratelli d’Italia. In lizza compaiono anche quattro candidati indipendenti: Giuliano Granato con la lista Campania Popolare (che unisce Potere al Popolo, Rifondazione Comunista e Partito Comunista); Stefano Bandecchi, sindaco di Terni, con la lista Dimensione Bandecchi; Carlo Arnese, alla guida di Forza del Popolo; e Nicola Campanile, promotore della lista Per.

In Puglia, regione con quasi quattro milioni di elettori, il governatore uscente Michele Emiliano cede il testimone ad Antonio Decaro, europarlamentare del Pd eletto un anno fa, ora pronto ad affrontare la competizione con un profilo orientato al rinnovamento (ha infatti rifiutato la candidatura del suo predecessore e ha tentato di ostacolare quella di Nicola Vendola). Per il centrodestra corre l’ex presidente della Fiera del Levante Luigi Lobuono. A completare la rosa dei candidati ci sono Sabino Mangano, con la sua Alleanza civica per la Puglia, e Ada Donno, sostenuta da una lista che comprende Partito comunista italiano, Potere al Popolo e Risorgimento socialista.

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