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Ki Group Holding, avviata liquidazione giudiziale per la società gestita da Santanché tra il 2019 e il 2021, debiti per oltre 1,4mln €

Secondo i giudici, la società è insolvente, ha debiti per oltre 1,4 milioni di euro nei confronti dello Stato e degli enti previdenziali, e non ha mai presentato un piano di ristrutturazione

05 Giugno 2025

Ki Group Holding, avviata liquidazione giudiziale per la società gestita da Santanché tra il 2019 e il 2021, debiti per oltre 1,4mln €

Il Tribunale di Milano ha avviato la liquidazione giudiziale per la Ki Group Holding, società in passato controllata dalla ministra del Turismo Daniela Santanchè e dall’ex compagno Giovanni Canio Mazzaro. Secondo i giudici, la società è insolvente, ha debiti per oltre 1,4 milioni di euro nei confronti dello Stato e degli enti previdenziali, e non ha mai presentato un piano di ristrutturazione, nonostante ne avesse annunciato la predisposizione.

Ki Group Holding, avviata liquidazione giudiziale per la società gestita da Santanché tra il 2019 e il 2021, debiti per oltre 1,4mln €

Si tratta del terzo fallimento che coinvolge aziende riconducibili alla ministra. Prima della Holding, infatti, il tribunale aveva già dichiarato la liquidazione giudiziale di Ki Group, a gennaio 2024, evidenziando un passivo superiore a 8,6 milioni di euro, e successivamente di Bioera, nel dicembre scorso, con debiti stimati in oltre 8 milioni di euro. Tutte le società facevano parte dello stesso gruppo, gestito da Santanchè e Mazzaro tra il 2019 e il 2021.

Per il fallimento di Ki Group, Santanchè risulta indagata per bancarotta fraudolenta.

A mettere mano al disastro ci penserà ora il curatore fallimentare Marco Garegnani, incaricato di ricostruire i conti e depositare bilanci, scritture e libri sociali. Il 15 ottobre è prevista l'udienza per lo stato passivo.

Ma i suoi guai giudiziari non si fermano qui. La ministra è infatti stata rinviata a giudizio per falso in bilancio in relazione alla gestione della casa editrice Visibilia, ed è anche indagata per truffa aggravata ai danni dell’INPS in un altro filone d’inchiesta legato alla stessa società. A questi procedimenti si aggiunge un processo per diffamazione, intentato da Giuseppe Zeno, azionista di minoranza di Visibilia, i cui esposti hanno dato il via alle indagini sul presunto falso in bilancio.

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