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Dazi USA, il governo frena: saltano taglio Irpef e rottamazione delle cartelle

Meloni e Giorgetti bloccano due misure simbolo di Forza Italia e Lega. Il taglio delle tasse per il ceto medio e la rottamazione in 120 rate rinviati a causa dell’incertezza economica legata alla guerra commerciale con Washington

05 Aprile 2025

Dazi USA, il governo frena: saltano taglio Irpef e rottamazione delle cartelle

Fonte: lapresse.it

La guerra commerciale innescata dagli Stati Uniti si fa sentire anche a Roma. Di fronte all’inasprimento dei dazi americani, il governo Meloni è costretto a rivedere le proprie priorità economiche, mettendo in pausa due misure simbolo promosse da Forza Italia e Lega: il taglio dell’Irpef per il ceto medio e la nuova rottamazione delle cartelle esattoriali.

In particolare, salta – almeno per ora – la riduzione dell’aliquota Irpef dal 35 al 33% per i redditi fino a 60mila euro lordi annui, misura fortemente voluta da Forza Italia come segnale di attenzione verso il ceto medio. Allo stesso tempo, finisce nel cassetto anche la proposta di una maxi-rottamazione a 120 rate in dieci anni, cavallo di battaglia della Lega, che puntava ad alleggerire la pressione fiscale e dare ossigeno a imprese e famiglie in difficoltà.

La frenata è arrivata direttamente da Palazzo Chigi e dal Ministero dell’Economia, con il titolare Giorgetti che avrebbe espresso forti perplessità sulla sostenibilità di queste misure in uno scenario di crescente incertezza internazionale. I dazi imposti dalla Casa Bianca rischiano infatti di colpire duramente le esportazioni italiane, in particolare nei settori chiave dell’agroalimentare e della meccanica, con ripercussioni dirette sul gettito e sull’economia nazionale.

Secondo fonti di governo, l’idea è ora quella di attendere l’evolversi del contesto internazionale prima di procedere con interventi strutturali sul fisco. Intanto, si valutano misure tampone per proteggere le filiere più esposte e gestire l’impatto economico dei dazi.

Una decisione che, inevitabilmente, rischia di creare tensioni all’interno della maggioranza: Forza Italia e Lega, che avevano fatto del fisco più leggero un pilastro della loro azione politica, si trovano ora costrette a incassare un doppio rinvio. E a ricalibrare le proprie promesse elettorali.

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