30 Gennaio 2025
Patrizio Pezzotti, Fonte: YouTube, @IlSole24Ore
Nuove rivelazioni durante le audizioni in commissione d'inchiesta Covid. Patrizio Pezzotti, direttore del reparto di Epidemiologia dell’Istituto superiore di sanità, ha dichiarato: "L’idea di fare l’iniziale zona rossa solo a Codogno e dintorni la ricordo con estrema preoccupazione. Sono stato io a dover fare il "circoletto" sulla mappa. I casi erano principalmente localizzati lì. Io ho preso Xanax per vari giorni, ci muovevamo in un quadro molto difficile, non avevamo tanti dati. Poi le decisioni sono state giuste, ma non erano facili da prendere".
Per Pezzotti il lockdown ha funzionato: "Naturalmente ci siamo posti la domanda se valesse la pena fare il lockdown oppure se fosse sufficiente limitarlo alla Lombardia e al Veneto. Su questo abbiamo condotto un'analisi pubblicata sulla rivista Emerging Infectious Diseases. Nella gran parte delle Regioni, l'indice di trasmissibilità era intorno a 3; con il lockdown in due settimane si è sceso sotto 1, il numero chiave per contenere un'epidemia. La differenza che vedevamo in quel momento in Lombardia e Veneto era la diffusione di base dei contagi. Se non avessimo chiuso, quella diffusione che al Nord era già così elevata in breve tempo avrebbe raggiunto il Centro-Sud".
Così invece Teresa Palamara, direttore del Dipartimento Malattie infettive dell'Istituto Superiore di Sanità: "Sicuramente l'Oms necessita di essere revisionato. Dopo questo stress" rappresentato dalla pandemia "abbiamo capito che ci sono pregi ma anche molti difetti. È però fondamentale che ci sia un coordinamento tra i vari Paesi".
Nel corso della pandemia, ha ricordato Palamara, "il coordinamento a livello dell'Oms c'è stato, ci sono stati seminari con Paesi, a cui tutti si partecipava, per discutere, uniformare le cose. Anche a livello europeo c'erano riunioni ogni 15 giorni tra i vari tecnici dei Paesi europei per discutere i diversi aspetti, come la trasmissibilità del virus, le misure e così via", ha aggiunto Palamara. "Il livello di coordinamento è molto utile, però, è essenziale anche che ci un sistema Paese in grado di governare in modo forte e sicuro la circolazione dei patogeni", ha concluso.
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