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Migranti, vertice su centro in Albania, possibile ripresa trasferimenti a gennaio, Meloni: "Cassazione ci dà ragione sui Paesi sicuri"

La questione ruota attorno alla gestione dei migranti irregolari, la sentenza della Cassazione conferma la possibilità di considerare l’Albania un Paese sicuro

23 Dicembre 2024

Vertice sull’Albania, ripresa trasferimenti migranti a gennaio, Meloni: “Cassazione ci dà ragione, è governo a stabilire Paesi sicuri"

Giorgia Meloni (La Presse)

Oggi si tiene a Palazzo Chigi un vertice cruciale per discutere la ripresa dei trasferimenti dei migranti nei centri in Albania. La premier Giorgia Meloni, insieme ai ministri Crosetto e Foti, analizzerà i prossimi passi del piano, forte della recente sentenza della Cassazione che, secondo Meloni, “ha sostanzialmente dato ragione al governo italiano sul fatto che è diritto dei governi stabilire quale sia la lista dei Paesi sicuri”.

La questione ruota attorno alla gestione dei migranti irregolari. La sentenza della Cassazione conferma la possibilità di considerare l’Albania un Paese sicuro, rafforzando il progetto di centri gestiti sul territorio albanese per velocizzare le procedure di riconoscimento della protezione internazionale e dei rimpatri. "I centri sono pronti e saranno molto utili per velocizzare le procedure di riconoscimento della protezione a chi ne ha diritto, ma soprattutto del rimpatrio di chi non ne ha diritto", ha dichiarato il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi.

La decisione è sostenuta da una visione pragmatica della gestione migratoria. Meloni, riferendosi alla sentenza, ha spiegato: “I giudici possono entrare nel singolo caso rispetto al Paese sicuro, ma non disapplicare in toto la normativa interna”.

Obiettivo del vertice sull'Albania è riprendere i trasferimenti a gennaio

L’obiettivo del governo è riattivare i trasferimenti entro gennaio, consolidando una strategia che, secondo Piantedosi, può rappresentare un modello per altri accordi bilaterali. I centri "sono pronti e saranno molto utili per velocizzare le procedure di riconoscimento della protezione a chi ne ha diritto, ma soprattutto del rimpatrio di chi non ne ha diritto. La recente sentenza della Cassazione ha confermato la possibilità di un prossima riattivazione dei centri che valuteremo proprio a partire da questo vertice", ha chiarito il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, in un'intervista al Corriere della Sera.

Il ministro ha anche sottolineato che i centri in Albania saranno funzionali per affrontare una situazione che molti definiscono insostenibile, rafforzando le linee già tracciate dalla maggioranza di centrodestra. Non mancano le critiche, in particolare da parte delle Ong, che contestano il modello adottato e denunciano presunti ostacoli ai salvataggi in mare. Piantedosi ha respinto queste accuse come “false e offensive”, sottolineando l’impegno delle unità navali italiane, riconosciuto a livello internazionale.

Il governo punta a fare dell’Albania un esempio di gestione dei flussi migratori, riducendo la pressione sui centri italiani e velocizzando le pratiche burocratiche. Tuttavia, il progetto resta sotto osservazione, anche a livello europeo, dove simili iniziative potrebbero essere estese ad altri Paesi considerati sicuri.

Con il vertice odierno, Meloni conferma la linea dura della maggioranza, rafforzata anche dall’assoluzione di Matteo Salvini nel processo Open Arms, vista dal governo come una legittimazione della strategia adottata. “La linea del governo è stata tracciata dal voto degli elettori, che ci chiedono di fronteggiare l’immigrazione irregolare ed insostenibile”, ha ribadito Piantedosi.

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