07 Dicembre 2024
Niente da fare, gli ultimi sondaggi di Supermedia YouTrend/Agi ci mostrano un panorama politico imbarazzante, con più di una "discutibile" sorpresa.
Specchio del Paese, l'ultimo sondaggio sui nostri "partiticchi" è paragonabile alle scene tagliate di un film dell'orrore di serie z.
Seguiamo un ordine tutto mio.
Noi Moderati e Italia Viva, senza un reale motivo, crescono, di pochi voti, ma crescono. Rispettivamente parliamo del 0,3% e del 0,1%. Il perché? Non si capisce. Tranquilli, abbiamo interpellato il CERN, magari la scienza saprà darci una risposta.
Azione di Calenda perde uno 0,3%, ma ci sta. Tolti i suoi parenti più stretti, e i parenti dei quattro gatti che ha portato nelle istituzioni, mi è difficile pensare che qualcuno possa avere un motivo plausibile per votare il nostro Carlo che, prendendo in prestito una metafora sicula, ci sembra "il nulla mischiato col niente".
Per la serie, "qualcosa finalmente si muove", calano Forza Italia (0,1%) e AVS (0,2%). Forse, dicasi forse, quelli che per me inspiegabilmente votavano Tajiani e la coppia Bonelli/Fratoianni, hanno iniziato a domandarsi "perché"?
Conte e il suo sempre più confuso M5S, alla faccia del requiem di Grillo, guadagna lo 0,2%. In questo caso, la linea della disobbedienza al "padrone" genovese, sembra pagare.
La Lega, che ormai sembra un contenitore a servizio del suo leader e dei suoi sbalzi di umore, ovviamente cala perdendo un ulteriore 0,2%, sempre più lontana da FI. A premiare Salvini non è bastato neanche essere stato l'unico Segretario politico ad avere sostenuto Trump, merito che gli è stato scippato in due battute. Il Carroccio ha bisogno di recuperare un'identità, diversamente l'estinzione è alle porte.
Chiudiamo con la coppia Meloni/Schlein, con FdI che perde lo 0,2%, e il Pd che guadagna addirittura lo 0,4%. Ora, che Giorgia cali è fisiologico, tra scandali, promesse mancate, soldi in armi e bla bla bla, sta tenendo fin troppo bene botta. Diverso è per il Pd, una crescita che non ha ragion d'essere, ma si sa: gli italiani sono servi di due padroni, siamo tutti un po' Arlecchino.
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