28 Novembre 2024
Raffaele Nevi e Matteo Salvini, fonte: LaPresse
Canone Rai, continuano a volare stracci tra Lega e Forza Italia, dopo il voto contrario degli azzurri sul taglio del canone, Raffaele Nevi: "Salvini si dia una calmata, sta facendo un po' il paraculetto".
Al momento della conta, i due senatori di Forza Italia si sono schierati contro l'emendamento del Carroccio che proponeva il taglio del canone Rai da 90 a 70 euro. Sul tema i forzisti avevano apertamente espresso la loro contrarietà, ma il governo aveva ugualmente dato il suo parere favorevole per la proposta di emendamento.
Nella giornata di ieri, il voto contrario degli azzurri aveva affossato il tagli proposto dalla Lega. Ieri la premier meloni aveva parlato di "schermaglie" tra i pariti di governo, "non ci vedo niente di particolarmente serio, se abbiamo trovato l'accordo per un cessate il fuoco in Libano, possiamo farlo pure sul canone Rai" aveva aggiunto il presidente del consiglio.
Il portavoce nazionale degli azzurri, il deputato Raffaele Nevi, si è rivolto nei confronti del ministro dei Trasporti e vicepremier Matteo Salvini definendolo un "paraculetto".
Il portavoce ha aggiunto:"Si deve tornare a rispettare il programma sottoscritto con gli elettori e fare le cose condivise, noi preferiremmo usare le risorse del taglio del canone Rai per ampliare la platea delle persone che potranno beneficiare della riduzione dell'Irpef o per aumentare le pensioni minime".
La replica del senatore leghista Claudio Borghi:"Chi ha detto 'no', ha semplicemente detto 'no' a uno sconto di 20 euro per 20 milioni di italiani e 20 milioni di famiglie, tutto qui, si è deciso di far pagare di più, quindi di aumentare le tasse per 20 milioni di cittadini. Fa strano pensare che chi ha detto 'no', sia stato proprio chi fino adesso ha parlato di sconti, sgravi ai cittadini e fiscalità generale, dovrà spiegarlo però agli elettori. Nulla di grave, non è di certo una scena da drammatizzare".
Sono differenti i temi su cui i due partiti della maggioranza di centrodestra hanno tenuto posizioni divergenti: dalla tassa sugli extraprofitti delle banche all'autonomia differenziata, dal terzo mandato per i presidenti di Regione alla riforma di FI sulla cittadinanza e in ultimo sul mandato d'arresto per crimini di guerra e genocidio della Cpi rivolto al premier israeliano Netanyahu e al suo ministro Gallant.
Sempre ieri, poco dopo il 'no' espresso da Forza Italia sul taglio del canone, la Lega aveva espresso un voto contrario sulla proposta del senatore Claudio Lotito inerente alla sanità calabrese.
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