28 Agosto 2024
Viste le recenti evoluzioni della campagna elettorale americana, una competizione che ha messo in evidenza la contrapposizione tra un mondo conservatore che vuole preservare i valori della famiglia, e un mondo progressista che sostiene cancell culture, woke e, come direbbe Papa Francesco, una frocizzazione internazionale, ci siamo permessi di rompere le scatole a uno che di famiglia ne capisce.
Ex parlamentare leghista, Avvocato, discusso e troppo spesso frainteso, Simone Pillon è un uomo che non ha mai avuto paura di metterci la faccia e dire la sua verità, anche a costo di restare solo contro tutti.
Eccovi il resoconto della nostra piacevolissima chiacchierata.
Allora Onorevole, la campagna elettorale statunitense sta mettendo in evidenza due americhe contrapposte, una conservatrice, l’altra legata ai movimenti lgbtq. È lecito pensare che la vittoria di una delle due parti influenzerà l’Italia e l’Europa nelle politiche sulla famiglia?
"La linea di faglia che separa Trump e i Democratici è ormai apparsa in tutta al sua evidenza sui c.d. "temi etici". Non credo che ci siano due americhe ma che ci sia una potente campagna mediatica e pseudoculturale woke-LGBT che ha irretito alcuni cittadini. Non appena la pressione comincerà a perdere forza, ci sarà un ritorno di massa al buon senso. La grande intuizione di Trump è stata quella di non tentare accordi o compromessi con le ideologie, anche se molti tra le fila dei conservatori proponevano e propongono di qua e di là dall'Oceano cedimenti più o meno evidenti. The Donald ha deciso di tirare dritto e di denunciarne con forza le contraddizioni intrinseche al mondo woke. La sua posizione decisa si è rivelata vincente e credo sarà di ispirazione anche per l'Europa. Credo che dalle elezioni americane dipenderà in larga parte il futuro del mondo occidentale. Se Trump vincerà e sarà capace di guidare una "rivoluzione del buon senso", si apriranno prospettive decisamente interessanti, e il declino dell'Occidente potrebbe anche invertire il trend".
Jack Daniel’s, Harley Davidson e tanti altri marchi stanno prendendo le distanze dal mondo woke. Possiamo dire che dopo anni ci cancell culture qualcosa si muove verso il buonsenso?
"La pressione si sta invertendo, e sono sempre più le persone che dichiarano anche pubblicamente di averne abbastanza dei diktat imposti dalle associazioni LGBT o dalle altre stupidaggini woke. Ho seguito con attenzione la vicenda di Harley-Davidson e ho scoperto che tutto nasce da una raccolta di firme in favore dei dipendenti dell'azienda, oppressi da corsi obbligatori di inclusione, accettazione delle differenze e altre minestrine LGBT. La campagna ha avuto un enorme successo e ha indotto i vertici dell'azienda a cambiare idea, interrompendo ogni relazione con le associazioni di stampo ideologico. Spero che quanto successo sia presto imitato anche in Europa, liberando tanti dipendenti pubblici e privati dal cappio della psicopolizia LGBT".
Da quando il Papa se ne è uscito con la famosa “frociaggine”, sembra sia l’ultimo rimasto in grado di parlare senza censure e dire la verità senza essere massacrato. Possiamo dire che il Vaticano è l’ultimo avamposto della società civile?
"Il Vaticano ha molti problemi interni che Papa Bergoglio non ha ancora risolto. Non parlerei pertanto di Vaticano. Direi piuttosto che la Chiesa, intesa non come istituzione ma come popolo di Dio, dopo 2000 anni ancora conserva nelle pieghe
della sua quotidianità la luce e la speranza che emana il Signore risorto. Mi riferisco, in particolare, ai moltissimi giovani che si sono messi in pellegrinaggio a Chartres, le numerose conversioni dal mondo protestante al cattolicesimo in Europa e in USA, i martiri che ancor oggi in Nigeria, in Cina, in India e in molti altri Paesi danno letteralmente la vita per poter continuare a seguire Gesù nonostante le massicce persecuzioni. Cristo è vivo, e ancor oggi attrae a sé col suo amore e con la verità le anime e le vite delle persone che lo cercano con cuore sincero. Una volta incontrato il Signore personalmente, tutto acquista senso, e le sciocche ideologie dimostrano immediatamente la loro assoluta pochezza".
Nell sua carriera lei, cresciuto da donne, è stato sempre visto come il nemico delle donne. È corretto pensare che il femminismo murgiano sia il vero nemico del femminismo?
"L'abito che mi è stato cucito addosso dalla propaganda di sinistra è finalizzato a demolire la mia persona e di conseguenza a irridere le mie proposte politiche. Trasformare in macchietta l'avversario politico è la specialità dei sinistri, e forse
dovremmo imparare qualcosa da loro. Detto questo, ricordo che l'affido condiviso, esattamente come da me proposto, è stato portato avanti in Francia dal Partito Socialista e ora è legge. Questo tanto per dire che per la nostra sinistra pavloviana, se una cosa viene dalla Lega è automaticamente sbagliata, mentre se la stessa cosa viene dallo schieramento progressista allora è una meraviglia. Il femminismo, come tutti gli-ismi, è intrinsecamente ideologico e sbagliato, finalizzato com'è a promuovere la lotta di classe delle femmine contro i maschi. La follia cui assistiamo oggi è la sua torsione in un generico postulato ideologico che però non sa neppure distinguere una donna da un tostapane. Permettere a un maschio di gareggiare con le femmine è femminismo? Usare donne come incubatrici per uteri in affitto è femminismo? Imporre alle donne di rimandare la maternità per privilegiare chissà quale carriera è femminismo? La Murgia, venerata da viva e ora anche da morta, è stata in una misura la sacerdotessa di questo transfemminismo queer in cui la persona umana perde la propria identità, e la famiglia si dissolve in un mucchio di stupidaggini. Se tutto è famiglia, nulla più è famiglia".
Parlando della Lega, forse per la presenza di Vannacci, sembra che il Partito sia rimasto l’unico ancorato a una logica fieramente conservatrice con al centro i valori della famiglia e dell’italianità. Come si spiega la svolta più “moderata” di Fratelli d’Italia?
"Quando un partito di opposizione va al governo inevitabilmente assume posizioni più moderate, ma credo che questo centrodestra dovrebbe uscire dall'inferiorità culturale in cui si è cacciato. Certe posizioni di Zaia sull'eutanasia o di Tajani sullo ius scholae mi paiono tratte dal programma del Pd e credo che non siano utili alla causa. Abbiamo già visto in altri Paesi, come ad esempio la Gran Bretagna, che quando lo schieramento conservatore scende a patti col programma di sinistra viene puntualmente cancellato dall'elettorato alla prima occasione. Fratelli d'Italia sta vivendo quello che in una misura è successo anche alla Lega del Governo gialloverde: il soccorso ai vincitori, che in Italia è antica tradizione, portò nelle fila della Lega allora, e in Fratelli d'Italia oggi, schiere di personaggi di dubbia moralità e di banderuole al vento, pronti a spiegare a chi ha vinto difendendo i valori, che quei valori sono divisivi, pericolosi, inutili, e che la strada del consenso passi per l'ammorbidimento delle posizioni. Niente di più sbagliato, ma purtroppo questi personaggi trovano sempre chi li ascolta".
La Russia offre asilo a chi è contro il grande “complotto” woke. È giusto pensare che il mondo sia ormai diviso in due grandi blocchi, uno che vuole salvare il buonsenso e uno che vira pericolosamente verso la follia?
"In una misura penso che ci sia del vero. Putin, ovviamente, lo fa a fini propagandistici e pro domo sua, ma è certo impressionante passeggiare per le vie di Londra e poi farsi un giro in una capitale dell'Est. L'immigrazione clandestina selvaggia e le follie woke stanno trasformando l'Occidente in un gigantesco gay pride in cui l'unico a non aver diritto di cittadinanza è il maschio bianco eterosessuale cattolico. Abbiamo avuto una dimostrazione plastica di tutto ciò alle ultime Olimpiadi, e spero che quello spettacolo abbia aiutato molti a prendere consapevolezza di quanto sta accadendo. Forse siamo ancora in tempo a tornare sui nostri passi, ma non sarà semplice né indolore".
In chiusura, la famiglia è un concetto destinato a sgretolarsi o esiste una speranza di salvezza?
"La famiglia è una società naturale, e alla fine la natura ha sempre il sopravvento sulle stupidaggini ideologiche. La vera domanda è: quanto ci costerà tutto questo? Ogni anno muoiono 40 milioni di bambini per l'aborto volontario. Non so quanti ragazzini vengono convinti a cambiare sesso dalla martellante propaganda LGBT. L'utero in affitto mette al mondo ogni giorno bambini che non sapranno mai cosa significhi la parola mamma. Il divorzio e la dissoluzione della famiglia sono orami più diffusi del matrimonio stesso. Si tornerà presto ai valori, primo tra tutti la famiglia, e l'umanità volente o nolente tornerà a cercare Dio, il sacro, il vero, il senso di tutto. Ma a quale prezzo? Quanti moriranno per tutto questo?".
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