02 Settembre 2023
Giorgia Meloni (foto LaPresse)
I transalpini stanno definitivamente perdendo l'Africa. Con la guerra in corso in Ucraina gli Stati Uniti hanno già piegato la Germania, ora gli rimane da piegare la Francia. A Giorgia Meloni, invece, che dipende in tutto e per tutto da Washington la lasciano giocare con il Piano Mattei e nel frattempo controllano l'Italia prendendosi l'intera rete telefonica.
Giuliano Amato sgancia la bomba contro la Francia. Ma la notizia non è quello che dice perché in realtà erano cose dette e stradette da uno che la sapeva lunga come Francesco Cossiga. La notizia è perché Giuliano Amato si prende la briga di sparare a zero contro la Francia di Emanuel Macron in una fase così tanto delicata della politica nazionale e internazionale. L'Italia ha tutto l'interesse ad andare d'amore e d'accordo con monsieur Macron anziché colpirlo alla schiena con vicende vecchie e stravecchie ormai di decenni. Sembra fatto apposta per attizzare antichi rancori. Dunque, la vera domanda è: cui prodest? Perché un attacco del genere all'Eliseo (e alla Nato) da parte di un presidente emerito della consulta nonché notoriamente papabile per il Quirinale? Uno abituato a pesare anche le virgole. Non per niente lo chiamano dottor sottile.
La verità è che si tratta di un attacco a freddo alla Francia nel momento della sua massima difficoltà nello scenario politico internazionale. I transalpini stanno definitivamente perdendo l'Africa. Con la guerra in corso in Ucraina gli Stati Uniti hanno già piegato la Germania, ora gli rimane da piegare la Francia. A Giorgia Meloni, invece, che dipende in tutto e per tutto da Washington la lasciano giocare con il Piano Mattei e nel frattempo tengono d'occhio l'Italia prendendosi l'intera rete telefonica. A proposito: a Washington considerano il piano Mattei niente altro che sterile propaganda a basso costo.
Ma non è soltanto questo. Sono in molti che sperano di mettere in difficoltà Giorgia Meloni in vista della prossima manovra economica e delle fondamentali sfide che attendono l'Italia in Europa a cominciare dal ritorno del Patto di stabilità. Anche i sassi sanno che senza la Francia di Macron Giorgia Meloni potrà fare ben poco in Europa. Anzi, un bel niente. Ci credono solo i sovranisti nostrani, ma si tratta come al solito di propaganda per il popolino bue.
Far arrabbiare Macron in questo momento significa mettere l'Italia con le spalle al muro in vista delle future sfide. Accendere la scintilla che può far scoppiare l'incendio e mandare a casa il governo.
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