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Piemonte, stop a diesel Euro 5 dal 15 settembre, l'ira di artigiani e commercianti: "è come nuovo lockdown"

La misura interesserà circa 140 000 veicoli diesel di Torino e di tutta l'area metropolitana, critiche anche dal mondo della politica per la decisione presa dall'assessore per l'ambiente Matteo Marnati

21 Agosto 2023

Piemonte, stop a diesel Euro 5 dal 15 settembre, l'ira di artigiani e commercianti: "è come nuovo lockdown"

macchine in coda, fonte: HDmotori.it

E' ufficiale: dal prossimo 15 settembre 2023 sarà vietata la circolazione dei veicoli diesel Euro 5 a Torino e in buona parte dei Comuni del territorio provinciale. Lo stop voluto dalla Regione Piemonte arriva con due anni di anticipo rispetto al 2025 anno in cui era prevista l'entrata in vigore delle nuove limitazioni

Piemonte, stop a diesel Euro 5 dal 15 settembre, l'ira di artigiani e commercianti: "è come nuovo lockdown"

Le limitazioni avranno validità dal 15 settembre al 15 aprile e bloccano i mezzi Euro 5 a prescindere dal colore del semaforo antismog dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 19: sono coinvolti anche i mezzi per il trasporto merci. Non potranno circolare invece per tutta la settimana i diesel e benzina fino a Euro 2 incluso e i Gpl e metano fino a Euro 1 incluso: i veicoli Euro 5 coinvolti dal blocco dovrebbero essere 140.000, mentre gli Euro 4 coinvolti sono 138.000. La misura arriva in risposta alla procedura d’infrazione della Commissione Europea che aveva bollato nel 2018 il Piemonte, Veneto, Lombardia ed Emilia-Romagna come regioni con una pessima qualità dell’aria (valori di biossido d’azoto troppo sopra la media) e alla condanna dell’Italia alla Corte di Giustizia dell’Unione Europea. "Fra blocco degli Euro5 diesel, strisce gialloblu e aumento dei ticket per i parcheggi e i mezzi, si prepara un rientro dalle ferie disastroso per i commercianti, ma anche per i cittadini. Comune e Regione ci riflettano, non è questo il momento per assestare un altro duro colpo a negozi, bar e ristoranti”: questo il durissimo comunicato di Giancarlo Banchieri, presidente di Confesercenti Torino e Piemonte, che prosegue ribadendo la dannosità del procedimento per cittadini e commercianti: "Davvero si può pensare che ambulanti e agenti di commercio, per cui l’auto è strumento essenziale di lavoro, siano in grado in un periodo come questo di sostituire i loro Euro5? Ma questo vale anche per i tanti cittadini nelle stesse condizioni, che dovrebbero affrontare la spesa per cambiare l’auto quando già sono alle prese con bollette, mutui e inflazione. A quegli stessi cittadini si chiede poi di pagare di più i parcheggi o il biglietto per autobus e metro, con buona pace del mezzo pubblico come alternativa all’autoÈ così che si intende sostenere e sviluppare il commercio? In un periodo di crisi dei consumi grave e persistente bisognerebbe fare di tutto per garantire a imprese e cittadini un contesto favorevole. Invece si agisce in maniera esattamente opposta. Chiederemo a breve un incontro a Regione e Comune." Reazione altrettanto rabbiosa anche di Dino De Santis, presidente di Confartigianato Torino: "Il blocco dei veicoli diesel Euro 5 è un provvedimento iniquo ed anti-imprenditoriale. Iniquo, perché penalizza le famiglie che non possono permettersi di sostituire l’auto: se non sei ricco non ti resta che viaggiare in bus (affidandosi ad un traporto locale sempre più costoso e inefficiente), oppure inforcare una bici o un monopattino. Anti-imprenditoriale, perché si fa finta di non sapere che il divieto di circolazione non si limita a penalizzare chi usa l’auto per recarsi al lavoro, ma impedisce di lavorare a tutti coloro, a cominciare dagli artigiani, per i quali il furgone non è un mezzo per spostarsi ma è un vero e proprio strumento di lavoro per raggiungere i clienti. In questo caso non si tratta di dover fare fronte a qualche disagio per sette mesi, bensì di non riuscire più a mandare avanti la propria attività imprenditoriale". Anche nel mondo politico si registrano reazioni contrariate, come quella di Daniele Valle del PD: "È trascorso oltre un mese e mezzo da quando il Presidente Cirio annunciava urbi et orbi il nuovo Bonus per sostenere l’acquisto di abbonamenti al trasporto pubblico locale, da allora del Bonus non si è avuta notizia alcuna. Così come non si è avuta notizia alcuna dei fondi destinati a incentivare la rottamazione e sostituzione dei veicoli più vecchi. In compenso è arrivata la notizia del blocco dal 15 settembre anche per gli euro 5 diesel. Una misura annunciata e spiegata dall’assessore Matteo Marnati. Evidentemente Cirio preferisce rimanere silenzioso quando si tratta di dare "buone notizie" come quelle relative al divieto di circolazione".

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