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RdC, Corte dei Conti: "1 mld € indebitamente versati dall'Inps nel 2021, mancati controlli con Conte, Draghi e presidenza Tridico"

Sarebbe almeno un miliardo l'immenso capitale sperperato dall'Inps nel 2021 con la distribuzione di RdC a chi non ne aveva diritto a causa di mancati effettivi controlli, secondo il magistrato Buccarelli

16 Agosto 2023

RdC, Corte dei Conti: "1 mld € indebitamente versati dall'Inps nel 2021, mancati controlli con Conte, Draghi e presidenza Tridico"

Pasquale Tridico; Fonte: Imagoeconomica

Cifre impressionanti, quelle ricavabili dalle tabelle dell'esercizio dell'Inps del 2021 (al tempo della presidenza Tridico) visionate da La Verità, che riporta come quasi un miliardo di euro (si parla di 990 milioni) sia stato indebitamente versato, in quel solo anno, con il Reddito di Cittadinanza a persone che non ne avrebbero avuto diritto.

Caso Reddito di Cittadinanza, Buccarelli accusa l'Inps di mancati controlli e dello sperpero di centinaia di milioni

Il dato sarebbe stato indicato, e poi diffuso dalla suddetta testata, nella segnalazione per danno erariale trasmessa dal magistrato Antonio Buccarelli alla procura della Corte dei Conti e datata 9 agosto. Non mancano dubbi riguardo all'incredibile spreco imputato a quello che è il più grande istituto di previdenza sociale d'Europa, in particolare riguardo alla possibilità che si sia ripetuto anche l'anno precedente ed il successivo. 

Diverse le contestazioni mosse dal magistrato Antonio Buccarelli nel documento da lui inoltrato, ma tra queste assume particolare rilievo, per le evidenti ragioni politiche che avrebbero potuto muoverla, quella inerente i presunti mancati controlli da parte dell'Inps di "epoca Conte e Draghi" nei confronti di quanti richiedevano in quel periodo il reddito. 

Scrive Buccarelli: "Non risulta essere stata posta in essere una attività di controllo successiva all’accoglimento delle domande sulla base della autodichiarazione dei requisiti, limitandosi l’Istituto ad interrompere le erogazioni illegittime volta per volta segnalate dall’Autorità giudiziaria o di polizia". 

Sempre secondo la ricostruzione del magistrato, si potrebbe parlare non solo di danno erariale, ma anche di tentativo, da parte dell'Inps, di far passare le interruzioni dei versamenti di RdC indebiti come semplici decadenze: "Tra 2021 e 2022 gli indebiti pagamenti, in quanto conseguenti a carenza originaria dei requisiti di accesso al beneficio, accertati, sono stati pari a 791.380.228,22, e di questi quelli ancora da recuperare euro 671.232.396,07". Si parlerebbe, in pratica, di artifizi contabili da parte dell'Istituto per cercare di dimostrare una qualche forma di recupero di quanto indebitamente versato.

Buccarelli conclude tornando sul tema dei presunti mancati controlli, la cui assenza, di fatto, avrebbe permesso di basare l'approvazione dell'idoneità all'ottenimento del Reddito sulla semplice autocertificazione: "L’Inps avrebbe dovuto controllare anche tutti i dati anagrafici, di residenza, di soggiorno e di cittadinanza, così come quelli reddituali e patrimoniali, e del casellario giudiziario". Secondo il magistrato, invece: "L’Inps approvava uno schema di disciplinare dei controlli da sottoscrivere con le amministrazioni interessate, sebbene già avesse diritto ad accedere alle banche dati esterne. Seguiva, quindi, la sola convenzione con l’Aci stipulata il 21 dicembre 2020".

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