28 Aprile 2023
Giorgia Meloni, Fonte: Imagoeconomica
Il governo alla fine è riuscito a metterci una pezza. C'è stato oggi il via libera, da parte dell’Aula della Camera dei deputati, con 221 sì e 116 no, alla risoluzione della maggioranza sulla nuova Relazione del governo al Parlamento, con la quale si autorizza l’esecutivo ad attuare lo scostamento di bilancio. Il governo di Giorgia Meloni aveva espresso parere favorevole. Per l’approvazione era necessaria la maggioranza assoluta dei componenti l’Assemblea di Montecitorio, pari a 201 deputati, maggioranza che non era stata raggiunta nella votazione di ieri 27 aprile quando era andata sotto per sei voti mancanti.
Non sono mancati momenti di tensione anche questa mattina. Si è infatti scatenata la bagarre durante lo svolgimento delle dichiarazioni di voto, tanto che il presidente della Camera, Lorenzo Fontana, ha dovuto sospendere più volte i lavori. In un primo caso per soccorrere il deputato dei Verdi Angelo Bonelli, che ha avuto un malore improvviso. Successivamente, per i toni troppo accesi della discussione tra maggioranza e opposizione, che ha esasperato gli animi creato e momenti di forte tensione tra i deputati.
E non finisce qui. Perché subito prima della sospensione della seduta da parte del presidente di Fontana, alcuni deputati del Pd hanno abbandonato l’Aula dopo l’attacco di Tommaso Foti (di Fratelli d'Italia) alle opposizioni. Nico Stumpo del Pd era andato verso i banchi di FdI per contestarli e sono dovuti intervenire i commessi. Poco dopo la seduta è stata sospesa. Ma qual è la lezione che l'esecutivo di Giorgia Meloni deve trarre da questi due giorni alla ok corral? Che in politica ci si deve sempre impegnare al massimo e non si deve mai sottovalutare niente. Invece, pressapochismo e sottovalutazione l'hanno fatto da padrone facendo sembrare la maggioranza di governo un soufflé bucato. Per ora si è trattato soltanto di un episodio ma nei prossimi mesi la maggioranza di governo potrebbe avere seri problemi ad andare avanti. Dopo l'estate gli italiani non saranno più disponibili a fare sconti, nemmeno a Giorgia Meloni mentre comincerà la "discesa- dell'aereo della politica italiana verso le elezioni europee del 2024 con tutto il bagaglio di tensioni e distinguo che ciò comporterà. Ma quel che è peggio è che già stanno entrando in gioco i mercati che mal sopportano un paese che comincia ad evidenziare la mancanza totale di prospettive di crescita future.
Insomma, ieri è stato solo un episodio. Ma ben presto il gioco per la maggioranza di governo potrebbe diventare molto più duro.
Di Marco Antonellis
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