10 Aprile 2023
Pugno duro di Fratelli d’Italia contro gli “eco-vandali”. Il partito di Giorgia Meloni ha presentato un disegno di legge che punta a rafforzare le misure in materia di tutela del decoro e le sanzioni previste dal codice penale per chi danneggia beni culturali o ambientali. Negli ultimi tempi si sono intensificate le azioni dimostrative dei giovani attivisti per il clima del collettivo Ultima generazione: basti pensare al liquido nero sversato nella fontana della Barcaccia in Piazza di Spagna o alla vernice arancione lanciata da due attivisti contro Palazzo Vecchio a Firenze, la stessa utilizzata a gennaio per imbrattare Palazzo Madama, sede del Senato della Repubblica. Iniziative fortemente stigmatizzate da FdI, che ora vuole correre ai ripari con un ddl ad hoc che vede come primo firmatario il senatore Marco Lisei. La bozza del testo è ancora in fase di perfezionamento ed è composta da un solo articolo, recante modifiche al decreto legge numero 14 del 20 febbraio 2017 e all’articolo 635 del codice penale.
Per chi ha riportato una o più denunce o è stato condannato (anche con sentenza non definitiva) per vandalismo o danneggiamento volontario di beni culturali tutelati, è previsto il divieto, per un minimo di 6 mesi ad un massimo di un anno, di avvicinarsi ad una distanza inferiore a 10 metri agli edifici sottoposti a tutela. La trasgressione del divieto comporta una multa che va dai 500 ai 1.000 euro. Il disegno di legge targato Fdi, inoltre, punisce con la reclusione da sei mesi a tre anni anche chi deturpa o imbratta edifici pubblici o di culto ed edifici sottoposti a tutela come beni culturali.
Nella relazione illustrativa che accompagna il disegno di legge, il relatore Lisei evidenzia come “il diritto di scegliere di compiere azioni di disobbedienza civile” non debba essere “assolutamente confuso con il non-diritto a compiere azioni vandaliche per porre all'attenzione delle persone questo o quel problema o esigenza”: per il senatore di Fdi si tratta di “un non-principio che non può essere in alcun modo legittimato”.
Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.
Articoli Recenti
Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Luca Greco - Reg. Trib. di Milano n°40 del 14/05/2020 - © 2025 - Il Giornale d'Italia