16 Marzo 2023
Ponte sullo stretto, fonte Twitter:
Il Cdm del governo ha dato l'ok alla riforma fiscale ed al decreto relativo al Ponte sullo stretto di Messina. Il progetto sarà esecutivo a partire dal 2024, come già trapelato dalla giornata di ieri, mentre la delega fiscale con le nuove regole sarà operativa entro 24 mesi dall'entrata in vigore della legge delega. Il sistema fiscale verrà completamente riscritto nei prossimi due anni, andando a cambiare così "l'attuale sistema tributario varato negli anni 70" come conferma una nota del Mef.
La riforma fiscale del governo Meloni prevede di intervenire sulla riduzione e la razionalizzazione di tutti i tributi a partire dalla regina delle imposte come l'Irpef che da subito scenderà da quattro a tre aliquote. Per l'esecutivo l'obiettivo è "ridurre l'imposta", avvicinandosi ad un'"aliquota impositiva unica", cioè alla flat tax. Nella bozza delle legge delega, si spiega, è previsto il "riordino delle deduzioni dalla base imponibile, degli scaglioni di reddito, delle aliquote di imposta, delle detrazioni dall’imposta lorda e dei crediti d’imposta".
Inoltre il lavoratore dipendente potrà dedurre dalle proprie tasse sul reddito le spese effettuate per lavorare. Presenti novità in tema Ires, la tassa sui redditi delle società che verrà ridotta dal 24 al 15% per chi spende in "investimenti, con particolare riferimento a quelli qualificati, e in nuove assunzioni". Azzeramento dell'iva sui beni prima necessità come pane, pasta e acqua che produrrebbe risparmi diretti fino a 300 euro annui a famiglia.
L'Irap verrà eliminato in modo graduale, mentre si riscrivono nuove regole sulla lotta all'evasione fiscale. In ambito sanzioni penali, si darà rilievo all'ipotesi di "sopraggiunta impossibilità di far fronte al pagamento del tributo, non dipendente da fatti imputabili al soggetto stesso", secondo la bozza e viene attribuito ampio rilievo "alle definizioni raggiunte in sede amministrativa e giudiziaria ai fini della valutazione della rilevanza penale del fatto". Giorgia Meloni ha parlato di "svolta necessaria per il Paese".
Approvato anche il decreto legge per il Ponte sullo Stretto di Messina. Il progetto sarà operativo entro il 2024 e la gestione sarà affidata al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti di cui fa capo Matteo Salvini. Torna la società Stretto di Messina Spa, nella cui "partecipano Rfi, Anas, le Regioni Sicilia e Calabria, nonché, in misura non inferiore al 51%, il ministero dell’Economia, che esercita i diritti dell’azionista d’intesa con il ministero delle Infrastrutture, al quale ultimo sono attribuite funzioni di indirizzo, controllo, vigilanza tecnica e operativa".
Silvio Berlusconi definisce il Ponte sullo stretto un "progetto concreto, che rappresenta l'idea di futuro che abbiamo sempre avuto. Questa volta la sinistra non ci fermerà", conclude l'ex premier.
Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.
Articoli Recenti
Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Luca Greco - Reg. Trib. di Milano n°40 del 14/05/2020 - © 2025 - Il Giornale d'Italia