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Pd, a Gragnano (Na) il congresso finisce in rissa: urla, spintoni e insulti al deputato Sarracino

Volano gli stracci tra i sostenitori della mozione Bonaccini e i fedelissimi di Schlein: il deputato e segretario uscente Sarracino chiuso al buio in una stanza

21 Febbraio 2023

Pd, a Gragnano (Na) il congresso finisce in rissa: urla, spintoni e insulti al deputato Sarracino

Fonte: Dire

A Gragnano (Napoli) il congresso del Pd è piuttosto sentito. Anche troppo. Urla, spintoni, insulti e il segretario uscente, il deputato Marco Sarracino, chiuso in una stanza. Scontro politico. Nel vero senso del termine. Secondo le ricostruzioni, lo scorso 10 febbraio, alla riunione del Partito democratico, che in mancanza di un circolo si è svolta in un immobile messo a disposizione dal padre del consigliere comunale di Gragnano, Antonio Marinaro, ha partecipato Sarracino, coordinatore organizzativo della mozione Schlein. A lui si è subito rivolta la segretaria del Pd di Gragnano, Silvana Somma, che ha contestato la mancata concessione del simbolo alle amministrative del 2021 per la presunta presenza, nelle liste a sostegno del candidato di centrosinistra, di alcuni esponenti di centrodestra.

Animi surriscaldati e il voto finale in alcuni uffici dai in comodato d’uso dalla chiesa

Diversi esponenti del Pd di Gragnano hanno contestato il tesseramento nel partito di persone candidate lo scorso anno con l’attuale sindaco di centrodestra e la comparsa di 30 nuovi iscritti ai Giovani democratici “nonostante il circolo Gd a Gragnano non esista dal 2016”, lamentando “il rispetto delle regole a fasi alterne”. Un militante storico si è quindi scagliato verbalmente contro Somma e gli animi si sono surriscaldati. “I toni si sono alzati, ma non si sono verificati spintoni né violenza fisica”, ha precisato Marinaro. Fatto sta che si è imposto il cambio di sede della riunione e di lasciare l’immobile. Nel frattempo è stata staccata la luce all’interno della stanza dove ancora si trovavano Sarracino ed altri. Trovata una sede alternativa, il voto si è svolto altrove, in alcuni uffici di proprietà del Comune di Gragnano dati in comodato d’uso gratuito alla chiesa.

L’esito del voto: 42 preferenze per Schlein, 2 per Cupero e 0 per Bonaccini e De Micheli

Alle operazioni di voto non partecipano quelli della mozione Bonaccini e il risultato è stato di 42 voti per Schlein e 2 per Cuperlo, zero per Bonaccini e De Micheli. Marinaro e Somma hanno annunciato che non rinnoveranno la tessera del Pd: “In Consiglio comunale mi dichiarerò non del Pd e poi vedremo cosa succederà a livello provinciale e nazionale”, ha aggiunto Marinaro. “Di certo allo stato non mi rivedo in questa struttura di partito in cui si applicano le regole a fasi alterne. Mi dispiace che Schlein, che denuncia brogli in tutta Italia, non dica nulla sulla vicenda di Gragnano. Dovrebbe intervenire sia sul tesseramento permesso ad ex candidati del centrodestra, sia sulla comparsa dalla sera alla mattina di questi 30 esponenti dei Giovani democratici. La questione di Gragnano è grave, spero intervenga”. Intanto Somma si è riservata di decidere se presentare denuncia nei confronti del militante che, a suo dire, l’ha attaccata verbalmente e “quasi fisicamente” con “toni che andavano al di là della politica”.

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