23 Ottobre 2022
Ci sono ancora 40 poltrone in palio. Sono quelle riservate al cosiddetto “sottogoverno”, composto da viceministri e sottosegretari. Dopo la nomina, il giuramento e il primo cdm del governo di Giorgia Meloni, e in attesa della fiducia delle Camere, la partita si sposta sui nomi che andranno a occupare quella quarantina di posti vacanti. La linea di Fratelli d'Italia dovrebbe essere quella di piazzare i propri esponenti nelle postazioni di vice o sottosegretari dei ministri di Lega e Forza Italia. Agli Esteri come viceministro di Antonio Tajani potrebbe andarci Edmondo Cirielli. Alle Infrastrutture Giovanni Donzelli o Fabio Rampellii. Maurizio Leo dovrebbe essere vice di Giancarlo Giorgetti al ministero dell'Economia. All'Interno Andrea Delmastro o Isabella Rauti, quest'ultima in pole anche per prendere il posto di Luca Ciriani alla guida dei senatori.
Tra le fila di Forza Italia tre azzurri sono pronti a ricoprire l'incarico di sottosegretario Paolo Barelli, Giuseppe Moles e Alberto Barachini. La delega all'Editoria sarà al centro delle trattative tra i partiti del centrodestra. Per ora il favorito sembra l'ex presidente della commissione di vigilanza Rai Barachini. La Lega, si affiderà alla classe dirigente parlamentare. Nicola Molteni e Giulia Bongiorno potrebbero essere ripescati. In Campania dovrebbe rientrare in partita Pina Castiello. I centristi di Noi Moderati sono fuori dal governo. In compenso però potrebbero ricevere un sostegno alla Camera per formare il gruppo parlamentare. Tra i nomi che girano per un incarico di sottosegretario ci sono Lorenzo Cesa (Agricoltura) e Ilaria Cavo (in quota Giovanni Toti).
Per il ministero dell’Istruzione e del Merito spuntano tre nomi, in base alle ultime indiscrezioni, su chi può diventare sottosegretario. Il primo nome è quello di Paola Frassinetti, responsabile Istruzione di Fratelli d’Italia, il secondo è quello di Mauro D’Attis (in alternativa c’è quello di Valentina Aprea) per Forza Italia e, infine, per la Lega, potrebbe tornare in corsa Mario Pittoni, responsabile Scuola del partito guidato da Matteo Salvini. In gioco per una riconferma anche Rossano Sasso, già reduce da un’esperienza come sottosegretario all’Istruzione nel governo di Mario Draghi.
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