Mercoledì, 22 Ottobre 2025

Seguici su

"La libertà innanzi tutto e sopra tutto"
Benedetto Croce «Il Giornale d'Italia» (10 agosto 1943)

Elezioni, i politici che non saranno più tali: Brunetta torna in cattedra, Pizzarotti distilla liquori. D'Incà farà l'analista di sistema

La fine del sogno per molti: Brunetta, al forum Ambrosetti, ha fatto scappare qualche lacrima. Ma almeno farà il professore: altri dovranno reinventarsi un ruolo...

07 Settembre 2022

Politici che non faranno più i politici: Brunetta torna in cattedra, Pizzarotti distilla liquori, altri restano disoccupati

Intervento di Brunetta al Forum Ambrosetti

Renato Brunetta, politico longevissimo, è scoppiato a piangere annunciando al Forum Ambrosetti di Cernobbio la fine della sua esperienza politica decennale, i cui inizi risalgono nei lontanissimi anni '80. Ma il futuro resta radioso per lui: tornerà a insegnare all'università e sarà coinvolto in diversi progetti istituzionali. Altri sono stati meno fortunati: in questo articolo seguiremo i destini di altri "nobili esclusi" rimasti tagliati fuori dai ministeri e le candidature. Nomi illustri come, Fico, D'IncàDadoneBersani... a cui aspetta un più o meno gelido ritorno nel mondo reale.

I

Come si è detto, Brunetta resterà nonostante tutto una personalità importante e autorevole: dopo un lunghissimo giro che lo ha visto collaborare con i governi socialisti di Craxi, cambiare barricata e diventare colonna portante del berlusconesimo e infine diventare centrista, con ogni probabilità Brunetta tornerà a fare il professore universitario, insegnando Economia del lavoro, forse all'Istituto Universitario di Architettura di Venezia in cui aveva insegnato ai tempi. Promette comunque di "restare a disposizione del paese". Sappiamo che la rottura con Forza Italia è avvenuta proprio in virtù del "tradimento" che ha fatto cadere Mario Draghi; sembra che Draghi abbia "ricambiato il favore" assegnandoli un ruolo prestigioso nella fondazione Venezia capitale mondiale della sostenibilità. Nulla è certo comunque, perché Brunetta stesso ha affermato tra le lacrime di essere "confuso" dopo questa "scelta dolorosa".

Il veneto Federico D'Incà è ugualmente arrivato a un punto morto: abbandonato il Movimento Cinque Stelle, ha tentato il salto della barricata tentando di unirsi al PD (tattica, a quanto sembra, sempre più adottata dagli ex-grillini), salvo poi non venire candidato. Nel 2013, faceva l'analista di sistema nella sua azienda: forse tornerà a farlo. Commosso anche il suo discorso:

"La politica non si esaurisce con gli incarichi istituzionali - dice - Tornerò al mio lavoro, continuerò ad impegnarmi sui temi dell'ambiente, sui territori e tra la gente, come sempre. Ho vissuto anni straordinari, di cui tre al governo del Paese in una fase eccezionale e drammatica. L'ho fatto non risparmiandomi mai e ottenendo risultati di cui vado fiero, per questo non ho alcun rimpianto"

L'ex ministro della gioventù Fabiana Dadone non è riuscita a far candidare in Parlamento suo marito, eventualità che avrebbe rafforzato il suo legame con la politica. Tornerà probabilmente a fare l'avvocato, ma non si sa. Certezza, invece, per Alfonso Buonafede, ministro della giustizia uscente, il cui power-team Bonafede & Partners, con 8 avvocati in tutto, ha già aperta una seconda sede a Firenze oltre a quella di Milano.

Ci sono poi i "drogati di politica" che non hanno nessuna intenzione di mollar il colpo. Tra questi, Roberto Fico, che resta presidente del comitato di garanzia del M5S, ed è probabile che torni a Napoli dove la sua autorevolezza gli permetterà di ottenere facilmente successi e cariche. Ma anche Pierluigi Bersani, che intende restare una sorta di "guida spirituale" per la sinistra italiana. Non si capisce come si procurerà il pane così, ma è probabile che abbia messo qualcosa da parte nel corso dei lunghi anni come politico. Luigi Zanda guarda invece a temi quali "geopolitica, economia e riassetto dello stato": non è chiaro cosa abbia in mente, forse una carriera "tecnica" nei ministeri o persino a Bruxelles.

Infine, c'è chi torna alla più italiana delle soluzioni: la piccola-media impresa. La famiglia del candidato leghista Grimoldi ha una ditta che commercia cashmere, e forse si reinventerà lì. In pieno sviluppo invece il progetto di Pizzarotti: tradito dal Terzo Polo, è impegnato a produrre lo squisito liquore noto come nocino.

Il premio dell'espressione più memorabile è tuttavia vinto da Renata Polverini, dal sindacato di destra Ugl: 

"Sono tornata ieri dalle ferie, è ancora presto per capire il da farsi..."

Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.

Commenti Scrivi e lascia un commento

Condividi le tue opinioni su Il Giornale d'Italia

Caratteri rimanenti: 400

Articoli Recenti

x