30 Agosto 2022
Giuseppe Conte (foto Lapresse)
Nuovo appuntamento con il programma elettorale dei partiti, passiamo al M5s. Ed il suo reddito di cittadinanza: il cavallo di battaglia principale, per cui è addirittura previsto un "rafforzamento" nel caso (remoto) andassero di nuovo al governo. Evidentemente i partiti fanno il solito errore di cascare sui propri sbagli: non è bastata infatti quasi un'intera legislatura di casi pieni di furbetti, occupazione al palo, sussidio regalato a chi un lavoro ce l'aveva. Per il M5s sbattere la testa su questo punto è quasi più importante del reale valore avuto.
Sul programma di governo il M5s ne propone addirittura il rafforzamento. Basterebbe andare a prendere gli ultimi due mesi (giugno e luglio) per notare come gli abusivi siano stati 235, e i milioni sprecati e poi recuperati 2,6. La finanza in questi anni ha fatto sforzi immani per occuparsi dei classici furbetti che percepivano il reddito di cittadinanza con metodi fantasiosi. Senza averne alcun diritto.
E la coda di chi lo ha richiesto e poi ottenuto è lunga: ci sono immigrati da poco arrivati in Italia, falsi rom, detenuti, delinquenti anche abbastanza famosi (vedi i fratelli Bianchi). Ma questo al Movimento non importa, è meglio tenere il proprio provvedimento di bandiera definito nel 2019, tra mille polemiche, anche interne piuttosto che guardare in faccia la realtà. Questo, di certo, è il comportamento opposto ad esempio del centrodestra e di Matteo Salvini in particolare che una volta sciolta la precedente alleanza nel governo gialloverde ha pensato di dire le cose come stanno ed ammettere il flop del sussidio.
Sono in totale 290 milioni di euro frodati e 29 mila i furbetti scoperti nella fascia che va da gennaio 2021 a maggio 2022. Il report Inps sul triennio 2019-2021 fa ancora più spavento: chi ha iniziato ad incassarlo ad Aprile di tre anni fa, lo continuava a percepire anche alla fine del 2021. Il 70% per la precisione. Un dato che riflette come più che ad incentivare il lavoro, fa esattamente l'opposto.
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