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Brunetta lascia Forza Italia: "Il partito ha tradito la sua storia non votando la fiducia a Draghi"

Ennesima uscita eccellente da Forza Italia. Dopo Gelmini lascia Brunetta per i medesimi motivi

21 Luglio 2022

Brunetta lascia Forza Italia: "Il partito ha tradito la sua storia"

Ennesima fuoriuscita eccellente da Forza Italia. Dopo l'addio di Mariastella Gelmini adesso anche Renato Brunetta dice basta. Due dei maggiori volti forzisti lasciano il partito dopo tantissimi anni di militanza. E il motivo è da ricercarsi nella non fiducia posta dal partito azzurro verso Mario Draghi al Senato, scegliendo di seguire la linea della Lega.

Brunetta lascia Forza Italia: "Non rispecchia più i suoi valori"

Brunetta spiega in una nota: "Non sono io che lascio, ma è Forza Italia, o meglio quel che ne è rimasto, che ha lasciato se stessa e ha rinnegato la sua storia. Non votando la fiducia a Draghi, il mio partito ha deviato dai valori fondanti della sua cultura: l'europeismo, l'atlantismo, il liberalismo, l'economia sociale di mercato, l'equità, i cardini della storia gloriosa del Ppe, a cui mi onoro di essere iscritto, integralmente recepiti nell'agenda Draghi e nel pragmatismo visionario del Pnrr".

"Sono fiero - prosegue la nota - di aver servito l'Italia da ministro di questo Governo. Sono degli irresponsabili coloro che hanno scelto di anteporre l'interesse di parte all'interesse del Paese, in un momento così grave. I vertici sempre più ristretti di Forza Italia si sono appiattiti sul peggior populismo sovranista, sacrificando un campione come Draghi, orgoglio italiano nel mondo, sull'altare del più miope opportunismo elettorale. Io rimango dalla stessa parte: dalla parte dei tanti cittadini increduli che mi stanno scrivendo e chiamando, gli stessi che nei giorni scorsi si sono appellati a Draghi perché rimanesse alla guida del Governo".

Brunetta: "Forza Italia è cambiata, non io"

Il ministro prosegue: "Io non cambio, è Forza Italia che è cambiata. Mi batterò ora perché la sua cultura, i suoi valori e le sue migliori energie liberali e moderate non vadano perduti e confluiscano in un'unione repubblicana, saldamente ancorata all'euroatlantismo. Perché dobbiamo contrastare la deriva di un sistema politico privo degli anticorpi per emanciparsi dal populismo e dall'estremismo, piegato a chi lavora per modificare gli equilibri geopolitici, anche indebolendo l'alleanza occidentale a sostegno dell'Ucraina. È una battaglia per il futuro che coincide con la difesa della mia storia, e di quella di Forza Italia".

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Commenti all'articolo

  • map49

    map49

    21 Luglio 2022 - 14:56

    era ora da troppo tempo lui la Gelmini e la Carfagna remavano contro ogni decisione presa da Berlusconi per rafforzare il cd con lega e fdi finalmente un pezzo della zavorra è uscita

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