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Riforma fiscale, la maggioranza si spacca: Lega e Forza Italia contro il governo

Lo scontro in commissione Finanze alla Camera: il centrodestra di governo vuole pareri vincolanti sul fisco ma il governo dice no. È scontro sulla tassazione degli affitti

07 Aprile 2022

Matteo Salvini e Mario Draghi

Matteo Salvini e Mario Draghi (fonte foto: lapresse.it)

Sulla riforma fiscale la maggioranza del governo Draghi si spacca: Lega e Forza Italia contro il governo, restano sulla linea dell'esecutivo Partito Democratico e Movimento 5 Stelle. Lo scontro è avvenuto nella commissione Finanze della Camera, dove sono in discussione gli emendamenti alla delega fiscale che il governo dovrebbe ricevere dal Parlamento. I partiti del centrodestra di governo, Lega e Forza Italia, volevano che i pareri espressi dalla commissione fossero vincolanti per l'esecutivo in vista dei futuri decreti attuativi ma il governo ha fatto muro. Altro nodo oggetto di scontro, lo spettro di un aumento delle tasse sui titoli di Stato e le locazioni, ossia i redditi derivanti dall'impiego di capitale. Il Carroccio e il partito di Berlusconi hanno tenuto il punto e l'accordo non c'è stato. E il premier ha minacciato di andare alla conta dei voti sia in commissione che in aula, prospettando il voto di fiducia

Riforma fiscale, la maggioranza si spacca

"Nonostante la buona volontà messa in campo dal centrodestra, non ci sono le condizioni, al momento, per approvare la delega fiscale: chi cercherà forzature senza accordo di maggioranza si prenderà la responsabilità di mettere in difficoltà il governo", la nota congiunta di Massimo Bitonci e Alberto Gusmeroli, rispettivamente capogruppo in commissione bilancio e vicepresidente della commissione Finanze alla Camera. Fallito il tentativo di mediazione del governo con un pacchetto di emendamenti, si è cominciato a votare tutte le proposte di modifica del testo di delega, in tutto 440

Il nodo principale è la differenziazione della tassazione che porterebbe al cosiddetto "sistema duale": da un lato i redditi da lavoro tassati in maniera progressiva, dall'altro i redditi da capitale (inclusi gli affitti) tassati in modo proporzionale. Per questi ultimi l'obiettivo del governo è predisporre due aliquote in via transitoria e di una sola a regime. 

Riforma fiscale, Lega e Forza Italia contro il governo

"Uniti nel dire no a qualsiasi aumento della tassazione sulla casa e riforma del catasto, cancellazione delle cedolari sugli affitti e tassazione dei Bot. Il parere vincolante delle commissioni permanenti diventa così fondamentale per il controllo del Parlamento e il sistema duale porterebbe a una graduale cancellazione di tutti i regimi con aliquote flat e proporzionali per milioni di contribuenti" hanno aggiunto i due esponenti del Carroccio. 

Se il centrodestra si stacca dall'orientamento del governo, diversa è la posizione degli altri partiti e in particolare del Partito democratico, che definisce "irresponsabile" l'atteggiamento dei partner di maggioranza. Dal governo, invece, fanno spallucce. Il premier Draghi è convinto che in un momento difficile come questo una maggioranza frantumata sarebbe un messaggio disastroso della politica, ma non è disposto a mediazioni e se necessario adotterà il voto di fiducia, sia in commissione che in aula

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