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Quirinale, mistero sul colloquio tra Renzi e Salvini: prove tecniche di alleanza

È sconosciuto al momento il contenuto del colloquio avvenuto nella notte tra Renzi e Salvini nell'aula del Senato, ma in molti suggeriscono che il tema centrale sia il Quirinale

24 Dicembre 2021

Quirinale, mistero sul colloquio tra Renzi e Salvini: prove tecniche di larghe intese

Fonte: lapresse.it

L'ora era tarda e forse anche per questo ne hanno approfittato per un colloquio lontano dai flash, ma sta di fatto che resta un mistero il contenuto della conversazione avvenuta nella notte tra Matteo Renzi e Matteo Salvini nell'Aula del Senato. L'ipotesi che suggeriscono molti però, è che i due leader abbiano chiacchierato in merito all'imminente elezione del nuovo inquilino del Quirinale. L'obiettivo comune di Renzi e Salvini potrebbe infatti essere estromettere Enrico Letta dalla partita per il Colle e decidere il nuovo presidente della Repubblica con una maggioranza diversa da quella governativa.

Quirinale, mistero sul colloquio tra Renzi e Salvini

Nelle stesse ore era stato peraltro lo stesso Renzi a presentare l'ipotesi di un capo dello Stato eletto da una maggioranza alternativa. In un'intervista a La Repubblica, l'ex premier aveva fatto riferimento alla precedente elezione di Sergio Mattarella, spinta proprio dal leader di Italia Viva: "Nel 2015 scegliemmo Mattarella e non tutta la maggioranza di Governo fu d'accordo: alcuni partiti erano scettici o contrari. Oggi possiamo dire che aver individuato Sergio Mattarella è stato un bene per l'Italia. Ma sette anni fa la maggioranza parlamentare fu diversa dalla maggioranza presidenziale: il Quirinale fa sempre storia a sé".

Allo stesso tempo per Renzi ritiene prematuro parlare già oggi di una possibile candidatura di Mario Draghi al Colle. Per il senatore infatti, inserire forzatamente il presidente del Consiglio "nel calderone dei nomi oggi serve solo a gettare fumogeni. Fino al 24 gennaio lasciamo che Draghi si occupi di terza dose, di Pnrr, di ripresa economica. Poi tutti insieme sceglieremo l'inquilino migliore per il Colle". Non è un mistero però l'apprezzamento di Renzi nei confronti di Draghi, definito da questi "un ottimo premier" che potrebbe all'occasione essere anche "un buon presidente della Repubblica".

I timori di Enrico Letta

Una volontà, quella di Renzi, che è nel frattempo stata avallata anche dal costituzionalista Michele Ainis, secondo il quale non vi sarebbe alcuno "scandalo" se la maggioranza che eleggesse Draghi fosse diversa da quella che lo sostiene ora al governo. Il timore è dunque in questo momento tutto all'interno del PD, il cui segretario Enrico Letta potrebbe venire definitivamente messo all'angolo dal suo acerrimo nemico Renzi se questi riuscisse davvero a concretizzare un'inedita convergenza sul Quirinale . Una riedizione dello "stai sereno Enrico" che ancora una volta finirà per giocarsi il destino del Paese.

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