02 Agosto 2021
Patrizio Bianchi (fonte foto Lapresse)
Si torna finalmente sui banchi a settembre 2021: dal prossimo mese studenti, genitori e insegnanti potranno tirare un sospiro di sollievo e dire addio per sempre alla Dad, la didattica distanza. Lo assicura il ministro dell'Istruzione Patrizio Bianchi che, insieme agli altri vertici di Governo, è al lavoro per garantire a bambini e ragazzi di tutta Italia le lezioni in presenza a scuola.
Mentre si decide su Green pass e scuola, il Governo pensa ai ragazzi che tra poco più di un mese dovranno tornare sui banchi e una cosa è certa: nessuno vuole ancora la Dad. Se da una parte i vertici politici stanno ancora decidendo sulla possibile obbligatorietà al vaccino per i docenti e il personale Ata, il ministro Bianchi pensa al rientro rigorosamente in presenza.
“É tutto in presenza”, assicura Patrizio Bianchi durante il suo intervento di oggi, lunedì 2 agosto 2021, in occasione delle celebrazioni del 41esimo anniversario della strage del 2 agosto 1980, in corso in questo momento nel cortile d’onore di Palazzo d’Accursio, sede del Comune di Bologna. Il ministro dell'Istruzione è ottimista e con lui anche studenti, genitori e insegnanti.
Gli esperti sono dunque al lavoro per stendere un piano rigoroso e preciso per il rientro a scuola a settembre, sempre tenendo in stretta considerazione le indicazioni di medici e scienziati del Comitato Tecnico Scientifico. L'obiettivo è senza dubbio la didattica in presenza ritenuta necessaria da tutti, sia a livello formativo che psicologico.
Gli effetti della Dad, come abbia visto, sono stati devastanti e condannare ancora una volta gli studenti alle lezioni da remoto sarebbe una mossa davvero sbagliata. I benefici del ritorno sui banchi saranno senza dubbio superiori rispetto a quelli della didattica a distanza, parola di Patrizio Bianchi.
A chiedere maggiori ragguagli sono soprattutto i dirigenti scolastici i quali, nei giorni scorsi, hanno iniziato a presentare varie richieste: da un lato vogliono garantire ai propri ragazzi la presenza a scuola e dall'altro non vogliono far sì che i più piccoli - soprattutto coloro che non si sono vaccinati contro il Covid - si infettino. Tra le varie proposte spuntano la possibilità di sdoppiare le classi, quella di aumentare le operazioni di tracciamento dei casi e infine quella di adottare nuove misure per assicurare il distanziamento sociale.
Ciò he al momento è certo è che tutti gli studenti - così come gli insegnanti e gli addetti del personale Ata - avranno l'obbligo di indossare la mascherina durante la loro permanenza a scuola, intervallo compreso.
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