28 Aprile 2021
Fonte: pixabay
La legalizzazione della cannabis ad uso terapeutico infiamma il dibattito politico. Non sono bastate le tensioni interne al Governo dovuti a legge Zan e ius soli. Dopo la sentenza del tribunale di Arezzo a favore di Walter De Benedetto, 33enne affetto da artrite reumatoide reo di coltivare la marijuana, indispensabile per alleviare i suoi dolori, all’interno della propria abitazione, la questione della legalizzazione delle droghe leggere, almeno a scopo terapeutico, diviene sempre più d’attualità. I giudici del tribunale hanno, infatti, assolto l’uomo perché “il fatto non sussiste” stabilendo per la prima volta che coltivare cannabis a scopo terapeutico non è reato.
All’intero del Governo le posizioni sono differenti. A favore, M5S e Pd. D’accordo il ministro della Gioventù Fabiana Dadone. “È un giorno storico. Mi sento di festeggiare la sentenza e lo faccio con un test antidroga del capello". E poi aggiunge: "Serve necessariamente aprire un confronto. Evidentemente c'è un problema di accesso a tutti quelli che hanno bisogno della cannabis terapeutica" ha sottolineato la ministra ricordando, come riporta il giornale.it, che si tratta di una “vittoria in termini di diritti”. Con lei esulta, anche il capogruppo pentastellato in commissione Giustizia alla Camera, Eugenio Saitta, che parla di sentenza storica che permetterà la produzione di cannabis a fini terapeutici “anche ai privati e di semplificare la burocrazia”.
Dalla parte della legalizzazione anche il Pd. “Si stabilisce un principio fondamentale: il diritto del malato a curarsi anche attraverso l’uso di cannabis. La sentenza può inoltre contribuire ad accelerare in commissione Giustizia alla Camera il dibattito sul tema della legalizzazione" ha affermato Walter Verini, membro della commissione giustizia.
Differente, ovviamente, l’opinione del centrodestra. Dalla Lega si è alzata la protesta del senatore Alessandro Pagano, che invita i compagni di esecutivo a ricordarsi di fare parte di “un governo di unità nazionale” e, quindi, di lasciare da parte i temi divisivi. D’accordo con lui anche il collega Jacopo Morrone: "È da irresponsabile utilizzare quella sentenza come un grimaldello per aprire la strada alla legalizzazione della cannabis".
Per Forza Italia ha parlato il senatore Maurizio Gasparri: "La strada della legalizzazione non ci sarà mai. Ci sarà presto, invece, la strada del ritorno a casa della Dadone".
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