24 Marzo 2021
Fonte: lapresse.it
Ennesimo capitolo del dualismo, tutto a centrosinistra, tra Matteo Renzi e Enrico Letta, con quest'ultimo che, a 7 anni dallo "stai sereno" del primo si sta prendendo piano piano un po' di rivincite. "Non ho in programma un incontro" con Enrico Letta, ha fatto sapere un po' indispettito Matteo Renzi. Il nuovo segretario del Pd Enrico Letta ha sentito, negli ultimi giorni, più o meno tutti i leader politici. Ha avuto un incontro con Mario Draghi, per fissare i punti comuni del nuovo governo, e recentemente anche con Giuseppe Conte, al fine di cementare un'alleanza tra Pd e M5s. Letta ha avuto colloqui anche con altri leader di Centrosinistra, mentre con i leader di Centrodestra si sono registrati solo molti scambi di battute, per lo più a distanza, a cominciare da quelle sullo Ius soli. Non ha però mai parlato con Renzi.
Il leader di Italia Viva Matteo Renzi ha asserito di non avere in programma nessun incontro con Letta. Non è chiaro però se questo incontro prima o poi si farà, come era trapelato a metà marzo, o se proprio i due non vogliono incontrarsi, soprattutto per il loro passato che gli ha visti spesso in conflitto. Lo stesso Renzi, da politico intelligente qual è, ha subito sviato le domande. "Io penso che il Mes serve, so che c’è un’opinione diversa in un’ampia gamma di forze parlamentari" ma "io sono sempre favorevole", ha asserito, mandato vari segnali alle forze in campo, Pd di Letta compreso.
Matteo Renzi ha parlato inoltre di un'Europa "luci e ombre", quella che si riunisce al prossimo Consiglio Ue. "C'è un passo enorme sul fronte del Recovery plan e della capacità di rispondere alla crisi, a differenza di quanto accadde nel 2011, ma c'è un'oggettiva debolezza sui vaccini che va sottolineata".
I dissapori, se si possono chiamare così, tra Enrico Letta e Matteo Renzi iniziarono nel lontano 2014, quando Renzi, dopo aver pubblicamente dichiarato che l'allora Premier Letta "non aveva nulla da temere", lo ha sostituito nella carica. Lo "stai sereno", è dunque diventato famoso e ha fatto guadagnare all'ex Sindaco di Firenze il soprannome di "rottamatore". Soprannome che per altro Renzi si è portato dietro tutti questi anni e che è stato "rilanciato" poco tempo fa, alla caduta, per colpa di Italia viva, del secondo Governo Conte. Ecco cosa è successo tra i due, che non hanno mai avuto l'occasione, o forse l'intenzione, di chiarirsi.
Letta però si è recentemente preso una rivincita. Uno dei fedelissimi di Matteo Renzi, il Senatore Eugenio Comincini, senatore nato e cresciuto a Cernusco sul naviglio, dove ha ricoperto la carica di Sindaco e ha ospitato più volte le visite di Renzi, è ritornato nel Pd targato Enrico Letta. Assieme a lui hanno "disertato" anche un secondo senatore e tre deputati. "Italia viva non riesce a decollare, ha il piombo nelle ali", aveva detto uno degli esponenti, rimasto anonimo.
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