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Governo, Draghi ottiene la fiducia alla Camera: "Al lavoro per amore dell’Italia"

L'esecutivo ha ottenuto 535 voti a favore e 56 contrari, 5 gli astenuti. Zingaretti festeggia: "Dare ai giovani un Paese migliore"

19 Febbraio 2021

Dopo la fiducia incassata al Senato, il Premier incaricato Mario Draghi ottiene la fiducia anche alla Camera e ora può ufficialmente iniziare il suo nuovo Governo. "Bene la fiducia al Governo Draghi. Ora insieme al lavoro per amore dell’Italia e per dare ai giovani un Paese migliore", è il primo commento di Nicola Zingaretti, leader del Partito Democratico.

Governo, Draghi ottiene la fiducia alla Camera

Non si è fatto attendere nemmeno il commento del Ministro degli Esteri Luigi Di Maio: "Dopo la fiducia al Governo Draghi, sostenuto anche dai nostri iscritti, ora è il momento di dare risposte. Il Paese sta attraversando uno dei momenti più bui di sempre e ci sono priorità come i vaccini, il sostegno a imprese, partite iva e famiglie. Questa è la strada da seguire".

Un po' come accaduto in Senato, si temevano defezioni dagli esponenti dei 5 stelle. Sono stati solo 16 i pentastellati che hanno votato no alla fiducia. Quattro poi quelli che si sono astenuti. Tuttavia bisogna mettere anche in conto che altri 12 deputati del Movimento non si sono presentati.

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Hanno votato no Corda, Sapia, Spessotto, Testamento, Volpi, Baroni, Cabras, Colletti, Costanzo, Forciniti, Giuliodori, Maniero, Russo, Sarli, Termini e Vallascas. Si sono astenuti Paxia, Villarosa, Raduzzi e Sodano. Non hanno partecipato alla votazione Corneli, Ehm, Menga, Romaniello, Spadoni, Tucci, Di Lauro, Masi, Penna, Scutellà, Suriano, Zanichelli. Risultano in missione invece i deputati grillini Mammì e Vianello.

"Applauso coroale"

"Sono contenta, un bel risultato, bene anche l'applauso corale, mi ha colpito", ha commentato all'AdnKronos Erika Stefani, ministra leghista per la disabilità, lasciando la Camera dopo il voto.

Il deputato leghista Gianluca Vinci ha invece votato no alla fiducia e adesso è pronto a migrare in Fratelli d'Italia. "Ho deciso di votare no a questo governo e non far parte di una maggioranza variopinta dove tutti odiano tutti ma si sta uniti, si danno nuove cariche e si cambiano i 'programmi' della legislatura senza mai andare al voto", ha detto.

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Infine: "Il mio no non è stato una scelta, ma un atto dovuto, rispettoso del mandato ricevuto dagli elettori che alle elezioni hanno votato per avere un’alternativa alla Sinistra. Ritengo fondamentale che gli elettori di centrodestra non siano traditi e che abbiano una rappresentanza in Parlamento che porti avanti i loro valori e le loro idee".

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