Sabato, 06 Settembre 2025

Seguici su

"La libertà innanzi tutto e sopra tutto"
Benedetto Croce «Il Giornale d'Italia» (10 agosto 1943)

Immigrazione, sbarchi triplicati e costi alle stelle: disastro 2020

La pandemia non ha rallentato gli arrivi sulle coste italiane e ha portato a un sovraffollamento dei centri di accoglienza, con il governo costretto a ricorrere alla navi da crociera

02 Gennaio 2021

Migranti

Migranti soccorsi nel Mar Mediterraneo (fonte LaPresse)

Il 2020 non sarà ricordato solo per la pandemia del Covid-19. Anche sul fronte dell’immigrazione i fallimenti del governo sono stati tanti, e nei prossimi anni toccherà metterci una pezza. Abbiamo assistito al record degli sbarchi, ma anche a un mancato funzionamento del sistema di accoglienza e la segnalata scomparsa dell’Europa nella gestione comune degli arrivi sulle coste del Mediterraneo. 

Numeri da record

Sono 33 mila gli stranieri sbarcati sulle coste italiane nel 2021. Il numero è il triplo rispetto a quello del 2019, con l’aggravante che il Covid-19 ha messo in crisi il sistema di accoglienza lungo tutto la penisola. Ai letti che scarseggiano e alle risorse risicate messe a disposizione dal governo, si è aggiunto il problema delle navi quarantena. Lo stratagemma di Palazzo Chigi per evitare l’affollamento dei centri immigrazione nell’epoca della pandemia ha avuto però dei costi esorbitanti. La Moby Zazà, la prima nave ad essere messa in funzione al largo delle coste di Lampedusa, è costata ad oggi 15 milioni di euro, come riporta IlGiornale.it. Con un conseguente problema non solo economico, ma anche sanitario per coloro che vengono costretti a rimanere per settimane a bordo delle navi. 

Sul tema è intervenuta anche l’associazione MareAmico, che chiede: “di sapere come vengono trattate queste acque reflue nel compartimento marittimo di Porto Empedocle”, visto che a bordo delle navi alcuni migranti sono positivi al Covid. Anche il termine di utilizzo delle navi è stato ampiamente superato. È il caso della Rhapsody e dell’Adriatico, “affittate” per un periodo di non più di 40 giorni dal Governo e tuttavia ancora in acqua a fungere da centro di accoglienza. A mettere in luce la pericolosità di questa soluzione, il professore ordinario di Microbiologia e Virologia dell’Università Vita-Salute San Raffaele, Massimo Clementi sostiene che “ Una nave popolata, in un contesto di possibile emergenza legata alla presenza di virus, è la situazione meno felice che possa esserci . Gli spazi sono limitati e possono esplodere da un momento all'altro nuovi focolai”. 

La lontananza dell’Europa

Il ricordo del Ministro Lamorgese raggiante dopo il vertice di Malta 2019, in cui si era parlato del sistema dei ricollocamenti automatici tra i Paesi europei, è ormai sbiadito. Quest’anno Angela Merkel ha fatto notare come la questione dei ricollocamenti europei non sia prioritaria, e dunque non all’ordine del giorno in Europa. Bruxelles ha ben altro a cui pensare in questi mesi di pandemia. Anche il piano immigrazione della presidente della Commissione Von der Leyen non accenna nemmeno alla questione della ripartizione in quote degli sbarchi. 

Un problema che si mostra in tutta la sua grandezza davanti a episodi come quello del 29 ottobre scorso, quando un giovane tunisino ha ucciso tre persone nella Cattedrale di Nizza, in Francia. Aouissaaoui Brahim, questo il nome dell’attentatore, solo poche settimane prima era sbarcato in Italia su uno dei tanti barconi che attraversano il Mediterraneo, per poi ottenere un foglio di via proprio dalla nave Rhapsody, una di quelle usate dal governo per il soggiorno dei migranti. 

Addio ai decreti sicurezza

Il Governo ha voluto però dimenticare in fretta l’esperienza salviniana di due estati fa. Il dl 130/2021 è infatti intervenuto provvedendo alla cancellazione dei famosi “decreti sicurezza”. Nel nuovo testo di legge sono sparite le multe alle Ong che operano nel Mediterraneo e si è provveduto ad allargare le maglie dei permessi di soggiorno. In più, si è abolito il tetto agli ingressi per motivi di lavoro e allo stop dei respingimenti. 

Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.

Commenti Scrivi e lascia un commento

Condividi le tue opinioni su Il Giornale d'Italia

Caratteri rimanenti: 400

Articoli Recenti

x