Cassa di Risparmio di Asti punta su nuovi partner assicurativi nel Vita per rafforzare redditività e ricavi su 210 filiali e 550 mila clienti
La Fondazione Cr Asti controlla il 31,8% dell’istituto; avviata la ricerca di un nuovo CdA e valutazioni su accordi di bancassicurazione per aumentare le commissioni nel ramo Vita
Livio Negro, Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Asti
La Cassa di Risparmio di Asti avvia una ricerca di partner assicurativi per rafforzare la distribuzione di polizze vita attraverso la propria rete di sportelli, in una fase di profondo riassetto strategico e di governance. L’istituto, controllato al 31,8% dalla Fondazione Cr Asti, è infatti in attesa del rinnovo del consiglio di amministrazione previsto per aprile, con l’obiettivo dichiarato di aumentare la redditività e la capacità di generare dividendi. Parallelamente, la banca punta a valorizzare la raccolta assicurativa esistente e a spingerne lo sviluppo futuro, incrementando i ricavi commissionali in un contesto di mercato che continua a premiare il modello della bancassicurazione.
Una banca in fase di transizione strategica
Il percorso di rinnovamento di Cassa di Risparmio di Asti passa anzitutto da un possibile cambio di governance. La Fondazione, presieduta da Livio Negro, ha affidato a Spencer Stuart il compito di individuare i candidati migliori per il nuovo consiglio, da cui ci si attende un piano industriale più solido rispetto al passato. La richiesta è chiara: rendere la banca più redditizia e capace di distribuire utili più consistenti. In assenza di risultati convincenti, non viene esclusa l’ipotesi di un’aggregazione con un istituto di maggiori dimensioni.
Alla ricerca di alleanze nel ramo Vita
In questo quadro, la banca avrebbe avviato una ricerca di mercato per individuare potenziali partner assicurativi, con un focus specifico sul ramo Vita, considerato strategico per sostenere la crescita dei ricavi da commissioni. Tra i soggetti che avrebbero analizzato il dossier figurano Athora, i francesi di Cnp e Groupama, a conferma dell’interesse che la distribuzione bancaria continua a suscitare presso le compagnie assicurative. Un interesse testimoniato anche da recenti operazioni di successo nel settore.
Il modello della bancassicurazione e il confronto di mercato
A fare da riferimento è, ad esempio, l’esperienza di Banco Desio, che ha siglato una partnership decennale nel Vita e ha successivamente avviato una nuova competizione nel comparto Danni, dove le prospettive di crescita della raccolta superano il 10%. Un trend che potrebbe spingere anche Cassa di Risparmio di Asti a valutare, dopo il Vita, una gara analoga nel Danni, facendo leva su una rete composta da 210 filiali e circa 550 mila clienti.
Collaborazioni esistenti e obiettivi futuri
Attualmente l’istituto collabora già con più compagnie, distribuendo polizze vita, fondi pensione e prodotti danni. Tuttavia, l’individuazione di un partner stabile consentirebbe di ottimizzare la raccolta e di rafforzare in modo strutturale il contributo della bancassicurazione ai risultati economici della banca, rispondendo così alle aspettative del principale azionista e alle nuove esigenze di mercato.
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