14 Novembre 2025
Azimut Holding, il CEO Giorgio Medda ha rilasciato una dichiarazione manifestando la forte fiducia nel progetto TNB e l'avvio immediato del programma di riacquisto delle proprie azioni.
Giorgio Medda, CEO di Azimut Holding, dichiara: “Ribadiamo ancora una volta che l’ispezione ordinaria recentemente completata dalla Banca d'Italia su Azimut Capital Management rientra nel normale processo di vigilanza cui sono regolarmente sottoposti tutti i principali asset manager e l’accogliamo con spirito di piena trasparenza e costruttiva collaborazione. I rilievi emersi sono pienamente gestibili e coerenti con la cultura del miglioramento continuo che da sempre caratterizza il nostro Gruppo. Come abbiamo ribadito più volte, l'ispezione non è correlata all'operazione TNB. Abbiamo già iniziato a lavorare e ad attuare una serie di miglioramenti mirati principalmente alla governance e al risk management della nostra controllata, che rafforzeranno ulteriormente la solidità e la scalabilità della nostra piattaforma italiana. Il piano d'azione di ACM sarà presentato entro il 30 novembre e completato entro e non oltre il 30 aprile 2026. Ciò consentirà al Gruppo di operare con maggiore chiarezza e visibilità sui prossimi passi normativi relativi al progetto TNB, la cui autorizzazione prevediamo di ricevere entro il secondo trimestre del 2026, nei limiti del buon senso in un processo articolato ma ben gestibile da un’istituzione finanziaria globale come il nostro Gruppo. La nostra visione strategica rimane immutata. TNB è un progetto trasformativo per Azimut che porteremo avanti con determinazione, poiché non vediamo alternative a quanto ci siamo impegnati a realizzare sin dall'annuncio del progetto nel marzo 2024. Allo stesso tempo, il nostro impegno nella gestione strategica del capitale è concreto e immediato. Nell’ambito del piano di riacquisto di azioni proprie, e l’intenzione di proporre la loro cancellazione fino a un massimo di 500 milioni di euro, ieri Azimut ha già riacquistato 350.000 azioni a un prezzo medio di 31,95 euro e continueremo nei prossimi giorni. Il management inizierà anche ad acquistare azioni a titolo personale, un chiaro segnale di fiducia nella nostra strategia, nella qualità dei nostri risultati e nel potenziale a lungo termine del Gruppo. Prevediamo di generare un valore significativo per il futuro, sostenuto da fondamentali solidi e dal contributo rilevante di Elevate 2030.”
Il 13 novembre anche il presidente, Pietro Giuliani, aveva rilasciato delle dichiarazioni per rassicurare il mercato in un momento di forte volatilità del titolo, respingendo voci infondate circolate nelle ultime settimane. Ha ribadito che le decisioni su dividendi e buyback spettano esclusivamente all’assemblea degli azionisti, non essendo la società soggetta a vigilanza prudenziale. Giuliani ha definito irrazionali le recenti flessioni del titolo e ha annunciato l’intenzione di aumentare personalmente la propria partecipazione per alcuni milioni di euro. Ha inoltre smentito ipotesi di un possibile abbandono del progetto TNB, confermando l’impegno del Gruppo nel percorso per l’ottenimento della licenza bancaria, anche valutando Paesi alternativi all’Italia. Con queste precisazioni, ha voluto ribadire la solidità di Azimut e la determinazione nel proseguire gli obiettivi strategici.
Il Gruppo Azimut
Azimut è un gruppo indipendente e globale nell’asset management nei public e private markets, nel wealth management, nell’investment banking e nel fintech, al servizio di privati e imprese. Società quotata alla Borsa di Milano (AZM.IM), è leader in Italia e presente in 20 Paesi nel mondo, con focalizzazione sui mercati emergenti. L’azionariato vede circa 2.000 fra gestori, consulenti finanziari e dipendenti uniti in un patto di sindacato che controlla circa il 22% della società. Il rimanente è flottante. Il Gruppo comprende diverse società attive nella promozione, gestione e distribuzione di prodotti finanziari e assicurativi, aventi sede principalmente in Italia, Arabia Saudita, Australia, Brasile, Cile, Cina e Hong Kong, Egitto, Emirati Arabi, Irlanda, Lussemburgo, Marocco, Messico, Monaco, Portogallo, Singapore, Svizzera, Taiwan, Turchia e USA.
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