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Eataly alla Radice, il nuovo progetto che inaugura una prospettiva produttiva ispirata ai principi dell’agroecologia

La filiera coinvolta comprende le aziende agricole coltivatrici di grano duro, il mulino per la trasformazione in semola e il pastificio per la produzione del prodotto finito.

15 Ottobre 2025

Eataly alla Radice, il nuovo progetto che inaugura una prospettiva produttiva ispirata ai principi dell’agroecologia

 Nasce Eataly alla Radice, il nuovo progetto di filiera promosso da Eataly con il coordinamento scientifico di Università degli Studi di Palermo e Slow Food Italia e verificato da RINA, gruppo multinazionale di certificazione attivo in più di settanta paesi.

Questo progetto ha l’obiettivo di promuovere e valorizzare in modo strutturato e trasparente le caratteristiche di qualità, tracciabilità e identità che contraddistinguono una selezione di formati di pasta di semola di grano duro firmati Eataly. Il cuore del progetto è lo sviluppo di un disciplinare tecnico di filiera destinato a valorizzare in modo strutturato e trasparente gli elementi distintivi che caratterizzano i prodotti coinvolti. Il disciplinare adotta un approccio incrementale ed evolutivo, con l’obiettivo di guidare le aziende in un percorso progressivo di miglioramento continuo. Eataly alla Radice è quindi un progetto che inaugura una prospettiva produttiva ispirata ai principi dell’agroecologia, un insieme di pratiche, politiche e sistemi agricoli che hanno l’obiettivo di migliorare la resilienza climatica, la salute del suolo e dell’acqua, la biodiversità, e i servizi ecosistemici, attraverso la diversificazione delle colture, la conservazione del territorio e l’adozione di sistemi integrati quali agroforestazione o rotazioni. Questo approccio si sostanzia in quattro aree d’impatto: terra, clima, acqua, identità.

 

Siamo orgogliosi di presentare Eataly alla Radice con la prima filiera dedicata alla nostra pasta, simbolo della nostra cultura gastronomica - commenta Andrea Cipolloni, CEO Eataly Group -. Questo progetto rappresenta un passo importante nel nostro impegno per costruire un modello di filiera tracciata e trasparente, a beneficio dei nostri clienti e dei produttori con i quali collaboriamo. L’auspicio è che questo percorso possa presto estendersi anche ad altre filiere della linea Eataly Icons, rafforzando il legame tra eccellenza italiana, responsabilità e innovazione.”

Il disciplinare tecnico Eataly alla Radice è stato validato da RINA che ha anche condotto gli audit in campo presso tutti gli attori della filiera attestando il rispetto dei requisiti e rilasciando parere di conformità.

RINA ha avuto, in primo luogo, il compito di validare i contenuti del disciplinare, assicurandosi che ciascun pilastro tecnico del progetto Eataly alla Radice fosse supportato da requisiti oggettivi e misurabili, rispettando i principi di coerenza, tracciabilità e trasparenza - aggiunge Simona Gullace, Head of Food Product Management di RINA -. Successivamente, la verifica ha valutato che tali requisiti fossero effettivamente applicati in ogni fase della filiera. Questo processo contribuisce a rafforzare la fiducia delle parti interessate e mette in luce l’impegno costante di Eataly nell’offrire prodotti di eccellenza.

 

La prima applicazione di Eataly alla Radice interessa spaghetti, linguine, rigatoni e paccheri Eataly di pasta di semola di grano duro, definendo i requisiti da rispettare lungo tutta la filiera produttiva. Si parte dalla produzione primaria in campo fino alle fasi di trasformazione, confezionamento ed etichettatura. La filiera coinvolta comprende le aziende agricole coltivatrici di grano duro, il mulino per la trasformazione in semola e il pastificio per la produzione del prodotto finito.

I produttori di grano duro sono Fondazione Siniscalco Ceci Emmaus e ATS Agri, realtà agricole delle campagne foggiane impegnate in progetti sociali, nella riduzione dei consumi energetici e delle emissioni e nella valorizzazione delle filiere locali che rafforzano il legame tra agricoltura e territorio. Il mulino è Molino De Vita, impianto di molitura a conduzione familiare sulle colline dei Monti Dauni sovrastanti l'area pianeggiante della provincia di Foggia, iscritto al Registro delle Eccellenze Italiane come azienda ambasciatrice del Made in Italy perché coniuga tradizione e innovazione nella produzione di semole di grano duro. E infine ecco il Premiato Pastificio Afeltra, realtà storica a Gragnano dal 1848. Si tratta di una eccellenza della nostra cultura gastronomica che si traduce in qualità e rispetto per le materie prime. Situato ai piedi dei Monti Lattari e della Valle dei Mulini, il pastificio attinge dal territorio un valore inestimabile: un microclima perfetto, sorgenti d’acqua pura e un sapere tramandato nei secoli. La trafilatura al bronzo e la lenta essiccazione a bassa temperatura preservano il sapore ricco e genuino del grano.

 La pasta Eataly alla Radice arriva così a scaffale dal 15 ottobre con i primi 4 formati e ha un’ulteriore peculiarità: reca sulla confezione il QR Code che rimanda ad una pagina contenente l’etichetta narrante realizzata da Slow Food Italia. Qui il consumatore può trovare informazioni sulle pratiche agronomiche, sull’identità culturale del prodotto e approfondimenti sui percorsi di miglioramento. Ogni confezione diventa così un mezzo di comunicazione attiva, capace di raccontare in modo accessibile e tracciabile il processo produttivo e il suo valore.

 Da sabato 25 ottobre, Giornata Mondiale della Pasta, la pasta Eataly alla Radice entra nei menu dei ristoranti con lo Spaghetto Eataly, primo tra i piatti identitari del brand.

 

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