22 Settembre 2025
Si è svolto oggi presso la Fabbrica Italiana dell’Innovazione l’evento conclusivo della Call4Solutions X NEXTGEO, iniziativa promossa da NextGeo - tra i gruppi leader a livello internazionale nel campo delle geoscienze marine e dei servizi di supporto alle costruzioni offshore principalmente nel settore energetico -, in collaborazione con Intesa Sanpaolo Innovation Center.
Lanciata a inizio anno, la Call4Solutions aveva come obiettivo la selezione di soluzioni basate sulla realtà aumentata per: l’integrazione in tempo reale di dati e video provenienti da ROV (Remotely Operated Vehicles) in scenari subacquei complessi; il supporto all’identificazione sicura di target e ordigni bellici mediante overlay informativi in AR.
L’iniziativa ha raccolto candidature da startup e PMI, provenienti da 5 Paesi (Italia, Spagna, Polonia, Inghilterra, Germania), confermando l’importanza dell’open innovation, anche nel settore della Blue Economy. Tra queste, è stata selezionata come vincitrice Hydronet, azienda innovativa che dispone di una tecnologia software-defined e basata su Artificial Intelligence per abilitare sistemi e reti di rilevamento sottomarino. La sua mission è portare Internet sott’acqua per favorire la crescita della Blue Economy.
Particolare attenzione ha suscitato la tavola rotonda moderata da Fabrizio Monticelli, Presidente della Fabbrica Italiana dell’Innovazione e coordinatore Marelab, durante la quale è stato presentato il nuovo corso di formazione per la figura del Tecnico di Rilevamento, promosso da Next Geosolutions insieme a Marelab. Al momento di confronto hanno partecipato anche il Prof. Giorgio Budillon dell’Università degli Studi di Napoli “Parthenope” e Fabio Galeotti, Chief Tecnology Officer, Next Geosolutions, con l’intervento dell’Assessore alla Formazione professionale della Regione Campania, Armida Filipelli.
A margine della discussione, Monticelli ha ricordato: «Con questa Call abbiamo rafforzato la nostra missione di incubatore certificato internazionale, specializzato nella Blue Economy, nella Green Economy e nelle Industrie Culturali e Creative. Il settore underwater rappresenta oggi una delle frontiere più promettenti dell’innovazione tecnologica, con applicazioni che spaziano dalla sicurezza alle infrastrutture marine, fino alla sostenibilità ambientale. In questo contesto, la capacità di mettere in rete startup, PMI e grandi aziende in un percorso di open innovation non è solo un esercizio di collaborazione, ma un fattore concreto di crescita per il territorio e di competitività per l’intero sistema Paese».
NextGeo, in qualità di promotore, ha inoltre annunciato l’avvio di un’attività di collaborazione e studio preliminare su un case study specifico, che sarà sviluppato con il coinvolgimento diretto della startup vincitrice.
Commentando il risultato, Giovanni Ranieri, CEO di Next Geosolutions, ha sottolineato:"Con questa Call4Solutions abbiamo voluto intercettare le migliori competenze tecnologiche emergenti per affrontare una sfida concreta nel nostro settore. L’adesione internazionale ricevuta e, soprattutto, la qualità delle proposte confermano quanto l’open innovation rappresenti oggi una leva strategica anche per industrie altamente specialistiche come la nostra. La proposta di Hydronet ci ha colpiti per la visione applicativa e il potenziale di integrazione nei nostri flussi operativi. Siamo entusiasti di avviare con loro un percorso di sperimentazione e di sviluppo con l’obiettivo di portare sul campo, in tempi rapidi, soluzioni capaci di generare valore reale per il settore della Blue Economy".
Dopo i saluti istituzionali, i lavori si sono aperti con la presentazione da parte di Intesa Sanpaolo Innovation Center del Report “Verso la Circular Blue Economy”.
«Siamo orgogliosi di aver contribuito a questo importante progetto di open innovation con un primario cliente del Gruppo Intesa Sanpaolo, realtà leader nel settore delle ispezioni marine. – afferma Alessandro Balboni, Head of Innovation Business Development di Intesa Sanpaolo Innovation Center. “È un passo concreto per portare soluzioni innovative in un comparto strategico, dove tecnologia e sostenibilità devono andare di pari passo. La collaborazione con Fabbrica Italiana dell’Innovazione è stata decisiva per unire visione territoriale e competenze tecniche distintive. Questa sinergia rappresenta la chiave per accelerare l’impatto e creare valore condiviso. È un modello che dimostra come innovazione applicata e cooperazione possano generare risultati tangibili".
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