15 Settembre 2025
Asterion Industrial Partners, società indipendente di gestione degli investimenti focalizzata sulle infrastrutture europee mid-market, ha annunciato oggi il closing del suo terzo fondo, Asterion Industrial Infra Fund III FCR, che ha raccolto oltre 3,4 miliardi di euro in meno di 18 mesi. La società ha superato il target iniziale di €3,2 miliardi, facendo salire il capitale complessivo a disposizione della strategia a 3,65 miliardi di euro, inclusi gli impegni destinati ai co-investimenti.
Il capitale raccolto proviene da 68 investitori in Europa, Nord America, Medio Oriente e Asia, con un tasso di reinvestimento pari all’86% rispetto al fondo precedente, insieme alla partecipazione di nuove istituzioni e del team, che ha investito circa il 3,5% del capitale totale raccolto a conferma dell’efficacia della strategia e di una visione comune di lungo termine con gli investitori.
Il Fund III avrà la stessa mission dei fondi precedenti e sarà rivolto a investimenti in infrastrutture mid-market in Europa occidentale, con un focus su telecomunicazioni, energia, utilities e mobilità. I mercati di riferimento sono Regno Unito, Francia, Spagna, Portogallo, Italia, Germania e Irlanda. L’approccio combina una gestione rigorosa del rischio infrastrutturale con una forte creazione di valore industriale in tutte le fasi del ciclo di investimento.
Dal lancio, il fondo ha già impegnato circa il 40% del capitale in quattro operazioni nei settori energia e mobilità, per un totale di oltre 1,2 miliardi di euro.
“Siamo profondamente grati ai nostri investitori per la fiducia e il sostegno che continuano a dimostrarci, e per le relazioni che stiamo costruendo insieme”, ha commentato Winnie Wutte, FoundingPartner di Asterion Industrial. “Siamo consapevoli della grande responsabilità che comporta la gestione di capitali di terzi e continueremo a lavorare con impegno per offrire rendimenti distintivi, pienamente allineati alla nostra cultura e ai nostri valori”.
Asterion ha costruito in Italia un portafoglio di primo piano che comprende Retelit (connettività in fibra e soluzioni ICT), Samso (efficienza energetica), ABIO (biometano), Revalue Energies (rinnovabili, 2,2 GW in sviluppo) e 2i Aeroporti, che gestisce otto scali tra cui Linate, Malpensa, Napoli e Torino. Il track record italiano include anche due exit di rilievo: Asterion Energies, ceduta a Repsol, e Sorgenia, utility integrata da 5 GW. La presenza locale è rafforzata da un team di otto professionisti italiani, tra cui un Partner e due Operating Partner, affiancati da un Industrial Advisor, e dal contributo diretto di investitori italiani in tutti i fondi del gruppo.
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