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Intesa Sanpaolo, rapporto SRM 2025: dazi, protezionismo e sostenibilità nello shipping globale con focus su Mediterraneo e porti italiani

Il Rapporto Annuale “Italian Maritime Economy” analizza impatti geopolitici, dazi USA, e innovazioni in intermodalità e sostenibilità per porti italiani e rotte globali chiave

04 Luglio 2025

Intesa Sanpaolo, rapporto SRM 2025: dazi, protezionismo e sostenibilità nello shipping globale con focus su Mediterraneo e porti italiani

SRM (Centro Studi collegato al Gruppo Intesa Sanpaolo) ha presentato, presso le Gallerie d’Italia di Napoli, il dodicesimo Rapporto Annuale “Italian Maritime Economy”, intitolato quest’anno “Protezionismo e dazi: impatti su shipping globale e modelli portuali. Il Mediterraneo al centro degli scenari tra intermodalità e sostenibilità”. Il Rapporto 2025 - realizzato nell'ambito del Partenariato Esteso “NEST - Network 4 Energy Sustainable Transition”- si è focalizzato su argomenti di forte attualità: i nuovi scenari geopolitici che stanno caratterizzando l’economia marittima e gli stretti mondiali (Suez, Hormuz, Panama), l'introduzione dei dazi da parte degli Stati Uniti e le frontiere della sostenibilità dello shipping e della logistica e dell’intermodalità mare-ferro, imperativi strategici per il futuro dei trasporti marittimi e la competitività del sistema infrastrutturale. I temi sono stati analizzati da un punto di vista geopolitico e operativo, con particolare attenzione ai porti italiani che hanno importanti volumi di merci provenienti e dirette verso gli USA e le rotte del Far East e Middle East.

Analisti provenienti da Cina, Egitto, Germania e Spagna hanno realizzato saggi su transizione energetica, carbon neutrality e alternative fuels. Ulteriori approfondimenti sono poi stati realizzati sul tema complesso del trasporto intermodale mare-ferro, anche attraverso casi studio sui porti di Genova, Trieste e La Spezia: tre eccellenze del Paese che si distinguono per rilevanti quote di traffico gestite con questa modalità di trasporto.

Hanno aperto i lavori i saluti del Presidente di Intesa Sanpaolo, Gian Maria Gros-Pietro e del Presidente di SRM, Paolo Scudieri. Hanno presentato il Rapporto: Massimo Deandreis, Direttore Generale SRM, e Alessandro Panaro, Responsabile Maritime & Energy SRM. A seguire due momenti di dibattito sui temi sollevati dalla ricerca, con la moderazione della giornalista Morena Pivetti. La prima sessione “Navigando tra nuovi equilibri geopolitici e confini economici”, con l’Ammiraglio Aurelio De Carolis, Comandante in Capo della Squadra Navale della Marina Militare, Emanuele Grimaldi, CEO Grimaldi Group e Presidente ICSInternational Chamber of Shipping, Paolo Magri, Presidente Comitato Scientifico e Managing Director, ISPI. La seconda sessione “Porti, Shipping e Logistica: investire in sostenibilità e intermodalità”, con Michele Acciaro, Professore della Copenaghen Business School, Nicola Carlone, Ammiraglio, Comandante Generale della Guardia Costiera, Sabrina De Filippis, CEO di FS Logistix. Ha concluso i lavori Marco Gilli, Presidente della Fondazione Compagnia di San Paolo.

Le dichiarazioni

Gian Maria Gros-Pietro, Presidente Intesa Sanpaolo: "Il Gruppo Intesa Sanpaolo ospita da anni, presso la storica sede del Banco di Napoli, questo importante appuntamento dedicato a un settore che riveste una valenza globale e recita un ruolo di primo piano negli scenari geopolitici e strategici internazionali. Siamo la prima banca anche in quest’area del Paese - come dimostra il forte impegno in termini di erogazione del credito alle nostre imprese e famiglie clienti in questi territori che nel primo trimestre di quest’anno è stato pari a circa 2 miliardi di euro - e vogliamo essere in prima fila nel sostenere il grande potenziale dell’economia italiana nel Mezzogiorno, oltre che tutto il cluster marittimo nell’affrontare le sfide che lo attendono. Siamo l’unica Banca ad avere un centro studi specializzato nell’economia marittima, come SRM e ne siamo orgogliosi; così come siamo orgogliosi della decisione di sostenere la ZES Unica per il Mezzogiorno e le Zone Logistiche Semplificate per il centro nord, per le quali il nostro gruppo ha messo a disposizione un plafond di 10 miliardi di euro destinato a finanziare gli investimenti per lo sviluppo del sistema industria-porti-logistica. Voglio ricordare il desk specializzato sul settore navale, nell’ambito della Divisione Banca dei Territori, e che la Divisione IMI CIB ha linee di credito accordate al settore marittimo per oltre 6,7 miliardi di euro a livello nazionale: oltre 3 miliardi di euro di accordato al settore dello shipping (merci e passeggeri) e altrettanto al settore delle costruzioni navali. Questi temi sono cruciali non solo per il nostro Paese ma anche per la dimensione internazionale di Intesa Sanpaolo. Le banche estere controllate dal nostro gruppo sono prevalentemente concentrate nell'area euromediterranea con una forte presenza nella regione adriatico-balcanica e nel Nord Africa con l'egiziana Alex Bank. Il Mediterraneo è infatti il contesto geoeconomico di riferimento per il nostro Paese e lo è anche per l'azione del nostro gruppo."

Massimo Deandreis, Direttore Generale SRM: "Siamo orgogliosi di un Rapporto che offre un quadro completo della portualità, dello shipping e della logistica nel più ampio contesto del Mediterraneo e internazionale. L’import-export mondiale e i prodotti energetici viaggiano via nave e l’economia marittima rappresenta una lente attraverso cui analizzare le tensioni geopolitiche, i dazi e il loro impatto. Per l’Italia un settore strategico, spesso poco considerato, ma che invece genera 65 miliardi di valore aggiunto diretto oltre ad essere un pilastro per il nostro export. È significativo quindi che i porti italiani nel 2024 abbiano movimentato volumi in crescita dimostrando così la resilienza degli armatori e delle infrastrutture. Occorre proseguire puntando su sostenibilità ed intermodalità. E valorizzando i porti come hub energetici. Queste sono le direttrici di marcia per diventare più efficienti. Ma occorre anche porre attenzione a nuovi ambiti: per questo, dal prossimo anno, SRM estenderà i propri studi anche alle tematiche connesse al sotto-mare, che anche per gli aspetti tecnologici, stanno diventando sempre più importanti e strategiche."

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