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Fincantieri, firmato al Viminale nuovo Protocollo di legalità con il Ministero dell'Interno per prevenire infiltrazioni mafiose negli appalti

L’intesa triennale aggiorna il protocollo del 2017 con misure più stringenti su fornitori e subappalti, per garantire trasparenza e legalità nelle attività del Gruppo in Italia

04 Giugno 2025

Fincantieri, firmato al Viminale nuovo Protocollo di legalità con il Ministero dell'Interno per prevenire infiltrazioni mafiose negli appalti

È stato sottoscritto ieri, al palazzo del Viminale, il nuovo Protocollo di legalità tra il ministero dell’Interno e Fincantieri. L’accordo, rafforzando la collaborazione istituzionale, introduce nuove misure di prevenzione volte a contrastare i tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata nelle attività del Gruppo. Si tratta di un nuovo protocollo che nasce sulla scorta dell’intesa firmata nel 2017, rinnovandola e aggiornandola alle esigenze del mercato del lavoro.

Firmatari del protocollo il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, e il presidente di Fincantieri, Biagio Mazzotta, alla presenza del capo di Gabinetto Maria Teresa Sempreviva, dei vertici del Viminale e del Senior Vice President Security di Fincantieri, Enrico Pirastru.

Il nuovo protocollo, della durata triennale, recepisce le più recenti evoluzioni normative e si inserisce in un quadro di impegno concreto e costante per la promozione di un ambiente imprenditoriale trasparente, sicuro e rispettoso delle regole

L’obiettivo è innalzare ulteriormente il livello di prevenzione dai tentativi di infiltrazione criminale nei rapporti contrattuali tra Fincantieri e i propri fornitori di beni e servizi e appaltatori, nonché di loro eventuali subcontraenti, estendendo l’efficacia delle misure anche alle società controllate con sede legale in Italia. Il Gruppo si impegna a sensibilizzare le proprie imprese operanti alla corretta ed efficace adesione al protocollo, acquisendo secondo i termini previsti la documentazione antimafia delle stesse imprese tramite consultazione della Banca Dati Nazionale Unica. Le imprese fornitrici, appaltatrici e loro eventuali subcontraenti dovranno rispettare stringenti requisiti in materia di regolarità contributiva, sicurezza sul lavoro, tutela ambientale e trasparenza nei rapporti contrattuali. 

L’intesa prevede, inoltre, l’istituzione di una Cabina di regia congiunta tra il ministero dell’Interno e Fincantieri per monitorare l’attuazione del protocollo.

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