Stellantis, Tavares verso le dimissioni anticipate, trattativa con Elkann, buonuscita da 40 milioni più azioni del gruppo

Trattativa in corso tra l’amministratore delegato di Stellantis, Carlos Tavares e il presidente del gruppo John Elkann.
Il negoziato prevederebbe per l’ad una buonuscita di 40 milioni di € più azioni del gruppo Stellantis e Ferrari, entrambe già quotate.
Rumor de Il Giornale d'Italia ipotizzano anche eventuali azioni Maserati, in dubbio data la difficoltà di valorizzare la Casa del Tridente, per via della mancata quotazione in Borsa.

Crisi per Stellantis: nuovi candidati per il ruolo di ad

Come già noto, Tavares avrebbe dovuto ricoprire l'incarico fino ad inizio 2026, sembra però che dalle dichiarazioni di inizio ottobre, in cui l'amministratore delegato del gruppo affermava che nei 15 mesi seguenti avrebbe rimesso Stellantis sulla giusta carreggiata, ci siano stati diversi cambiamenti.
L'accelerazione dell'uscita, pare essere una diretta conseguenza delle ingenti perdite di liquidità del gruppo, che ad agosto ha registrato il -32,3% in Italia, ma anche dagli attriti che Tavares ha riscontrato nell'ultimo periodo, a causa delle regolamentazioni imposte per la transizione green.
Oltre alla trattativa tra le parti, sembrerebbe infatti già iniziata la ricerca del nuovo amministratore delegato, il cui ingresso è previsto per la metà del 2025. Tra i nomi dei possibili candidati, sicuramente Luca de Meo, attuale CEO di Renault, è tra i favoriti. Ma vi sono molti nomi di spicco del settore in lizza per il posto: Mike Manley, ex dirigente di FCA; Maxime Picat, già ampiamente inserito in Stellantis e responsabile degli acquisti e c'è anche Jose Munoz, personalità importante del gruppo Hyundai.

Elkann avanza per l'uscita di Tavares

Tra i vari motivi del termine precoce dell'incarico da amministratore delegato di Tavares, sicuramente va considerato che c'è in atto un processo per presunta evasione fiscale e riciclaggio, che vede protagonista la famiglia Agnelli.
Gli esisti negativi del procedimento, potrebbero avere conseguenze non solo in ambito familiare ma coinvolgerebbero inevitabilmente il gruppo Stellantis e le sue economie già in difficoltà.
Gli avvocati di Elkann sembrano infatti spingere per la celere uscita dell'attuale ad con l'obbiettivo di proteggere il più possibile il gruppo leader dell'automotive.