07 Aprile 2023
TIM (fonte: imagoeconomica.it)
Continua il ‘duello’ tra Kkr e Cdp-Macquaire per accaparrarsi Netco, la rete Tim. Il fondo americano e Cassa con Macquaire hanno rilanciato mettendo sul piatto altri 2 miliardi a testa: Kkr offre 22 miliardi, al posto dei 20 della prima offerta, mentre la cordata Cdp-Macquarie ne offre 20 (18 era il valore della prima offerta). La deadline per la presentazione ufficiale delle offerte intanto è fissata al 12 aprile.
Come anticipato da questa testata, la matassa tuttavia potrebbe sciogliersi con una convergenza delle due offerte. In tal caso CDP non deterrà la maggioranza di NetCo, ma probabilmente un 30%, mentre KKR potrebbe salire al 40%. Il resto della fetta andrà a Macquaire più altri azionisti di minoranza. Macquaire d’altronde è una banca d'investimenti australiana ed un gruppo di servizi finanziari diversificati, che raccoglie tra l’altro fondi pensionistici, quindi più interessata al rendimento che al controllo al controllo della società.
Ma gli occhi restano puntati su TIM anche per un ulteriore passaggio che potrà fornire indizi importanti sul destino della rete unica: la nomina di chi sarà chiamato a sostiuire Arnaud de Puyfontaine, ceo di Vivendi, azionista di maggioranza di TIM con il 23,75% del capitale, Luca de Meo e Franck Cadoret. Il CdA ha indicato prima della fine dell’anno cda Giulio Gallazzi e Massimo Sarmi. Gli investitori istituzionali e le sgr (titolari di oltre l’1,1% delle azioni ordinarie) hanno indicato Paola Bruno, nel Cda della telco dal 2016. Franco Lombardi invece presidente di Asati, l’associazione dei piccoli azionisti Tim, si è autocandidato.
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