27 Luglio 2022
fonte: imagoeconomica
Il Consiglio di Amministrazione di Cementir Holding N.V. ha esaminato e approvato i risultati consolidati del primo semestre e del secondo trimestre 2022, non sottoposti a revisione contabile.
A partire da giugno 2022 l’economia turca è considerata “iperinflazionata” in base ai criteri stabiliti dallo “IAS 29- endicontazione contabile in economie iperinflazionate”. Per la rappresentazione degli effetti dell’applicazione dello IAS 29 si rimanda al paragrafo dedicato. Negli allegati si riportano gli impatti dell’iperinflazione sulle principali voci di Conto economico del primo semestre 2022 nonché sullo Stato patrimoniale al 30 giugno 2022.
“Il primo semestre 2022 si chiude con risultati in linea con le nostre aspettative. Nonostante le forti tensioni geopolitiche e l’incremento significativo dei costi delle materie prime, dell’energia e della logistica, il Gruppo sta mostrando una notevole resilienza, grazie all’accresciuta diversificazione geografica e di prodotto e all’attenta gestione dei costi” ha commentato Francesco Caltagirone Jr, Presidente e Amministratore Delegato.
Di seguito si commentano i risultati economici consolidati del primo semestre del 2022 che non includono gli impatti dell’applicazione dello IAS 29 in Turchia. Questa rappresentazione consente una più diretta comprensione della performance operativa del Gruppo verso il medesimo periodo dell’anno precedente.
Nel corso dei primi sei mesi del 2022, i volumi venduti di cemento e clinker, pari a 5,4 milioni di tonnellate, hanno registrato una diminuzione dello 0,8% rispetto al medesimo periodo del 2021. Il calo è attribuibile principalmente all’andamento di Turchia, Cina e Danimarca.
I volumi di vendita del calcestruzzo, pari a 2,4 milioni di metri cubi, sono diminuiti del 5%, principalmente per la flessione registrata in Turchia e, in misura minore, in Danimarca e Svezia.
Nel settore degli aggregati i volumi di vendita sono stati pari a 5,5 milioni di tonnellate, sostanzialmente stabili rispetto al primo semestre del 2021 con una crescita in Turchia e Belgio, controbilanciati da andamento negativo in Svezia e Danimarca.
I ricavi delle vendite e prestazioni del Gruppo, pari a 805,2 milioni di Euro, sono aumentati del 21,2% rispetto ai 664,5 milioni di Euro del primo semestre 2021. L’incremento dei ricavi è prevalentemente dovuto all’aumento prezzi che riflette l’incremento dei costi di combustibili, elettricità, materie prime, trasporti e servizi. Si evidenzia che a cambi costanti 2021 i ricavi sarebbero stati pari a 858,4 milioni di Euro, superiori del 29,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
I costi operativi, pari a 715,1 milioni di Euro, sono aumentati del 33,2% rispetto ai 536,7 milioni di Euro del primo semestre 2021. Il costo delle materie prime è stato pari a 398,1 milioni di Euro (267,4 milioni di Euro nel primo semestre 2021), in aumento per effetto dell’incremento generalizzato del prezzo dei combustibili sui mercati internazionali. Il costo del personale, pari a 101,0 milioni di Euro, è aumentato del 6,4% rispetto ai 95,0 milioni di Euro dello stesso periodo del 2021.
Gli altri costi operativi, pari a 216,0 milioni di Euro sono aumentati del 23,9% rispetto ai 174,3 milioni di Euro del primo semestre 2021, principalmente a causa dei maggiori costi della logistica.
Il margine operativo lordo si è attestato a 154,7 milioni di Euro, in aumento del 15,9% rispetto ai 133,5 milioni di Euro del primo semestre 2021. Tale risultato ha beneficiato di proventi non ricorrenti per 11,1 milioni di Euro legati all’aggiornamento della valutazione del valore degli immobili non industriali in Turchia. L’incremento del margine operativo lordo è riconducibile ai migliori risultati realizzati in Belgio, Turchia e Stati Uniti mentre le regioni Nordic & Baltic e Asia Pacifico hanno conseguito una contrazione dei risultati.
L’incidenza del margine operativo lordo sui ricavi si attesta al 19,2% rispetto al 20,1% del primo semestre 2021.
A cambi costanti 2021, il margine operativo lordo sarebbe stato pari a 157,5 milioni di Euro, in aumento del 18,0% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Il risultato operativo, tenuto conto di ammortamenti, svalutazioni e accantonamenti per 56,8 milioni di Euro (54,5 milioni di Euro nel primo semestre del 2021), è stato pari a 98,0 milioni di Euro, in aumento del 23,9% rispetto ai 79,0 milioni di Euro dello stesso periodo dell’anno precedente. Gli ammortamenti dovuti all’applicazione dell’IFRS16 sono stati pari a 14,2 milioni di Euro rispetto ai 13,7 milioni di Euro nello stesso periodo del 2021.
A cambi costanti 2021, il risultato operativo sarebbe stato pari a 99,7 milioni di Euro. Il risultato delle società consolidate con il metodo del patrimonio netto è marginalmente positivo per 0,1 milioni di Euro (0,4 milioni di Euro nel primo semestre del 2021). Il risultato netto della gestione finanziaria, positivo per 2,0 milioni di Euro (negativo per 10,1 milioni di Euro nello stesso periodo dell’anno precedente), include oneri finanziari netti per 4,9 milioni di Euro (6,4 milioni di Euro nel 2021), proventi su cambi netti per 10,0 milioni di Euro (oneri su cambi netti per 1,9 milioni di Euro nel 2021) e l’effetto della valutazione dei derivati. Il risultato ante imposte si è attestato a 100,1 milioni di Euro, in aumento del 44,4% rispetto ai 69,3 milioni di Euro del primo semestre del 2021. Il risultato del periodo è stato pari a 78,7 milioni di Euro (52,4 milioni di Euro nel primo semestre 2021), al netto di imposte pari a 21,4 milioni di Euro (16,9 milioni di Euro nello stesso periodo del 2021).
L’utile netto di Gruppo, dedotto il risultato di pertinenza degli azionisti terzi, è pari a 71,0 milioni di Euro in crescita del 48,3% sui 47,9 milioni di Euro del primo semestre 2021.
L’indebitamento finanziario netto al 30 giugno 2022 è pari a 79,5 milioni di Euro (137,6 milioni di Euro al 30 giugno 2021). La riduzione dell’indebitamento negli ultimi dodici mesi, pari a 58,1 milioni di Euro include sia l’acquisto di azioni proprie per 6,3 milioni di Euro, sia la distribuzione di dividendi per 28,0 milioni di Euro nel maggio 2022. L’impatto dell’applicazione del principio contabile IFRS16 sull’indebitamento finanziario netto al 30 giugno 2022 è pari a 75,7 milioni di Euro (79,8 milioni di Euro al 30 giugno 2021); mentre nessun effetto è dovuto all’applicazione dello IAS 29.
La variazione negativa rispetto all’indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2021 – pari a 39,1 milioni di Euro – è dovuta alla stagionalità dell’attività del primo semestre dell’anno che si evidenzia nelle dinamiche del capitale circolante e nel ciclo di manutenzioni annuali, e la distribuzione di dividendi per 28,0 milioni di Euro.
Il patrimonio netto totale al 30 giugno 2022 è pari a 1.293,2 milioni di Euro (1.227,6 milioni di Euro al 31 dicembre 2021 e 1.191,0 milioni di Euro al 30 giugno 2021). Con l’applicazione dello IAS 29 il patrimonio netto totale è pari a 1.471,0 milioni di Euro al 30 giugno 2022.
Nel corso del primo semestre 2022 il Gruppo ha effettuato investimenti complessivi per circa 54,4 milioni di Euro (44,3 milioni di Euro nel primo semestre 2021) di cui circa 14,6 milioni di Euro (8,3 milioni di Euro nel primo semestre 2021) inerenti l’applicazione del principio contabile IFRS 16.
Nel secondo trimestre 2022 i volumi venduti di cemento e clinker, pari a 3,0 milioni di tonnellate, hanno registrato una diminuzione del 2,9% rispetto al medesimo periodo del 2021 per l’andamento di Turchia, Cina e Danimarca.
I volumi di vendita del calcestruzzo, pari a 1,3 milioni di metri cubi, sono diminuiti del 9,3% a causa dell’andamento in Belgio, Turchia, Danimarca e Svezia.
Nel settore degli aggregati i volumi di vendita sono stati pari a 2,8 milioni di tonnellate, in diminuzione del 5,7% per la flessione registrata in Svezia e Danimarca mentre in Belgio sono rimasti pressoché stabili.
I ricavi delle vendite e prestazioni sono stati pari a 442,9 milioni di Euro, in aumento del 21,7% rispetto ai 364,0 milioni di Euro del secondo trimestre 2021. L’aumento dei ricavi ha interessato tutte le aree geografiche principalmente in Turchia (57%), Nordic & Baltic (9,9%), Stati Uniti (26%) e Belgio (12%).
I costi operativi sono stati pari a 381,9 milioni di Euro (280,1 milioni di Euro nel secondo trimestre 2021), in aumento del 36,4%. Tale aumento è principalmente imputabile all’incremento del costo di acquisto delle materie prime, dei combustibili e dei trasporti nonché degli altri costi operativi.
Il margine operativo lordo, pari a 94,1 milioni di Euro, è aumentato del 10,1% rispetto al secondo trimestre del 2021 (85,4 milioni di Euro). Tale risultato ha beneficiato di proventi non ricorrenti per 11,1 milioni di Euro legati all’aggiornamento della valutazione del valore degli immobili non industriali in Turchia.
Il risultato operativo è stato pari a 65,4 milioni di Euro (58,0 milioni di Euro nel secondo trimestre 2021).
Il risultato delle società consolidate con il metodo del patrimonio netto è stato pari a 0,1 milioni di Euro (0,4 milioni di Euro nel secondo trimestre del 2021).
Il risultato netto della gestione finanziaria è stato negativo per 7,5 milioni di Euro (negativo per 4,7 milioni di Euro nel secondo trimestre 2021).
Il risultato ante imposte si è attestato a 58,1 milioni di Euro, in aumento dell’8,1% rispetto al secondo trimestre 2021 (53,7 milioni di Euro).
Gli investimenti nel secondo trimestre del 2022 sono stati pari a 29,5 milioni di Euro (21,2 milioni di Euro nel secondo trimestre del 2021), di cui 7,6 milioni di Euro in applicazione del principio contabile IFRS16 (2,9 milioni di Euro nel secondo trimestre del 2021).
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