25 Dicembre 2021
fonte: Twitter @Today_it
Lancio riuscito per il telescopio James Webb, da qualche ora in viaggio verso lo spazio dove prenderà il posto del suo predecessore: il telescopio Hubble. Partito dalla Guyana francese, Webb impiegherà almeno un mese per raggiungere la sua destinazione a circa 1,6 milioni di chilometri dalla terra, in un punto all'interno dell'orbita del Sole dove potrà scrutare i segreti dello spazio profondo. Bisognerà però attendere almeno fino all'inizio della prossima estate per vedere le prime immagini scattate dal telescopio, costato oltre 11 miliardi di dollari.
Lanciato dal cosmodromo di Kourou, nella Guyana francese, il telescopio James Webb impiegherà circa un mese per giungere a destinazione nel cosiddetto punto L2. Un luogo dove potrà mantenersi in costante allineamento con la Terra grazie al bilanciamento tra la forza di gravità del Sole e quella del nostro pianeta. Costato oltre 11 miliardi di dollari, Webb andrà così a sostituire dopo 30 anni di esercizio lo storico telescopio Hubble, che con le sue straordinarie immagini ha contribuito più di ogni altro a rendere l'universo a misura d'uomo.
A raccontare nei dettagli l'imminente futuro di Webb ci ha però pensato Marco Tavani, presidente dell'Istituto nazionale di astrofisica (Inaf) e membro dell'Accademia dei Lincei, che ha spiegato: "Riuscirà a vedere i primi aggregati di materia e le prime stelle che si sono formati dopo il Big Bang, quindi in pratica la prima luce dell'universo. Sarà molto emozionante". Il funzionamento del telescopio Webb si basa su uno specchio costituito da 18 segmenti esagonali di berillio ricoperto d'oro: "La tecnologia degli specchi compositi è nata in Italia. Dopo la seconda guerra mondiale l'allora direttore dell'osservatorio di Bologna, Guido Horn d'Arturo, realizzò il primo telescopio in questo modo. Ora quasi tutti gli strumenti, sia a terra che nello spazio, sfruttano il suo metodo". Una volta giunto a destinazione, Webb dovrà dispiegare non solo lo specchio, ma anche la vela che lo proteggerà dalle radiazioni solari.
Con la sua strumentazione all'avanguardia, Webb riuscirà a scrutare oggetti cosmici lontanissimi da noi, e nello spazio "lontano" vuol dire inevitabilmente anche indietro nel tempo. Grazie alle sue ottiche, il telescopio potrà scorgere la luce di corpi celesti risalenti ad appena 100 milioni di anni dopo il Big Bang, avvenuto 13,4 miliardi di anni fa. La sensibilità di Webb è infatti 100 volte superiore a quella del suo predecessore Hubble, ma a differenza di quest'ultimo, che fotografava usando la luce visibile o l'ultravioletto, l'attuale telescopio potrà sfruttare anche la banda delle radiazioni infrarosse.
Alla realizzazione del telescopio Webb hanno collaborato la Nasa, l'Esa e l'Agenzia Spaziale Canadese. È europeo non solo il vettore utilizzato per inviare il telescopio nello spazio, il razzo Ariane 5, ma anche il luogo di lancio. La Guyana francese è infatti un dipartimento della Francia metropolitana e da qui hanno storicamente luogo i lanci dell'Agenzia Spaziale Europea.
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