Ucraina, Mosca frena su trilaterale con Kiev e Usa: "Per ora non è in considerazione", Dmitriev: "Deepstate vuole terza guerra mondiale"
Washington propone un vertice Usa-Russia-Ucraina, Zelensky apre anche all’Europa ma il Cremlino chiude. Intanto proseguono a Miami i colloqui tecnici tra emissari
Continuano i negoziati per l'Ucraina a Miami tra le delegazioni russe, ucraine e i commissari statunitensi Jared Kushner e Steve Witkoff. Poche ore fa, il presidente di Kiev Volodymyr Zelensky ha annunciato un "trilaterale a breve", ma la reazione di Mosca ha gelato le aspettative: "Per ora non è in considerazione, non se n'è parlato durante gli incontri". L'inviato del presidente russo Vladimir Putin, Kirill Dmitriev, pur ritenendo i negoziati "costruttivi", ha accusato il "deepstate occidentale" di voler scatenare una "terza guerra mondiale".
Ucraina, Mosca frena su trilaterale con Kiev e Usa: "Per ora non è in considerazione", Dmitriev: "Deepstate vuole terza guerra mondiale"
Un nuovo tentativo diplomatico prende forma, ma si scontra subito con il Cremlino. Gli Stati Uniti hanno proposto un vertice trilaterale tra Usa, Russia e Ucraina per rilanciare il processo di pace, ma Mosca ha risposto con un netto rifiuto. A confermare l’iniziativa americana è stato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, precisando che all’incontro potrebbero partecipare anche i rappresentanti europei. Dal Cremlino, però, la replica è stata immediata: “Non è in considerazione”.
Secondo quanto riferito dall’agenzia Tass, il consigliere presidenziale russo Yuri Ushakov ha chiarito che l’ipotesi di un formato trilaterale “non è stata discussa seriamente” e non rientra nell’agenda attuale di Mosca. Sulla stessa linea il portavoce Dmitry Peskov, che ha escluso anche una telefonata imminente tra Vladimir Putin e il presidente statunitense Donald Trump, raffreddando ulteriormente le aspettative di un rapido disgelo diplomatico.
Il rifiuto politico, tuttavia, convive con un dialogo tecnico che prosegue lontano dai riflettori. A Miami continuano infatti i colloqui tra emissari russi e statunitensi. L’inviato del Cremlino Kirill Dmitriev ha definito “costruttive” le discussioni con l’inviato della Casa Bianca Steve Witkoff e con Jared Kushner, genero del presidente Usa, annunciando che il confronto proseguirà anche oggi. Un canale che Washington considera essenziale per testare sia la disponibilità russa, sia quella ucraina, a un percorso negoziale.
Sempre Dmitriev ha accusato il "deepstate occidentale" di voler spingere il mondo verso una terza guerra mondiale, alimentando una paranoia anti-russa nell’Unione Europea e nel Regno Unito. Le dichiarazioni, riportate dall’agenzia Tass, arrivano mentre i combattimenti proseguono sul terreno e i canali diplomatici restano fragili.
Dmitriev ha commentato una recente presa di posizione della direttrice dell’intelligence nazionale statunitense, Tulsi Gabbard, che ha smentito le notizie circolate su alcuni media occidentali riguardo presunti piani russi per il controllo totale dell’Ucraina e di altre regioni dell’ex Unione Sovietica. Una dichiarazione pubblicata su X che ha ricevuto il pieno endorsement dell’inviato del Cremlino.
“Il direttore dell’intelligence nazionale Gabbard è grande non solo per aver documentato le origini della bufala sulla Russia di Obama e Biden, ma anche per aver smascherato la macchina bellicista dello deepstate occidentale”, ha scritto Dmitriev sul social network. Secondo l’esponente russo, questo apparato starebbe “cercando di incitare alla terza guerra mondiale alimentando la paranoia anti-russa in tutto il Regno Unito e nell’Ue”.