Gaza, palestinesi uccisi da Idf e Ghf mentre cercavano aiuti a Zikim, corpi sepolti da israeliani in fosse comuni con bulldozer in estate 2025

Inchieste internazionali hanno scoperto che civili palestinesi sono stati uccisi mentre cercavano aiuti al passaggio di Zikim, corpi sepolti con bulldozer in tombe non marcate, sollevando accuse di violazioni del diritto internazionale

Diversi testimoni, nonché numerose immagini su Google Earth, testimoniano un altro orrore del genocidio a Gaza: i soldati dell'Idf e i contractor della Gaza Humanitarian Foundation (Ghf), tra l'estate e l'autunno del 2025, hanno sparato ai palestinesi che cercavano aiuti umanitari nella strada del valico di Zikim, per poi seppellirne i corpi lungo la via con dei bulldozer, in fosse comuni.

Gaza, palestinesi uccisi da Idf e Ghf mentre cercavano aiuti a Zikim, corpi sepolti da israeliani in fosse comuni con bulldozer in estate 2025

Una ampia indagine giornalistica ha rivelato scene macabre e inquietanti riguardanti il destino di numerosi civili palestinesi uccisi mentre cercavano aiuti alimentari al passaggio di Zikim, nel nord della Striscia di Gaza, tra l’estate e l’autunno del 2025. Secondo il reportage, basato su decine di video, fotografie geolocalizzate, immagini satellitari, interviste a testimoni oculari, conducenti di camion e whistleblower israeliani, molte delle persone colpite non solo sarebbero state abbattute da colpi d’arma da fuoco da parte di soldati di Idf e di contractor Ghf, ma i loro corpi sarebbero poi stati trattati in modo irrispettoso e sommario dalle forze israeliane.

Secondo la ricostruzione, folle di civili affamati si avvicinavano ai camion di aiuti provenienti dalla Ghf per tentare di raccogliere cibo e beni di prima necessità. In diverse occasioni, le forze israeliane e i contractor avrebbero sparato contro i civili, uccidendone molti. In almeno un video del 11 settembre si vede chiaramente, geolocalizzato e analizzato dalla CNN, un uomo colpito alle spalle mentre correva verso un camion di aiuti, con il fuoco partito dalla direzione di posizioni identificate come israeliane.

Testimoni e conducenti di camion affermano che dopo gli spari le squadre di soccorso non sono state in grado di avvicinarsi per recuperare i corpi a causa del pericolo persistente. In seguito, grosse pale meccaniche israeliane sono state utilizzate per spingere cadaveri e detriti in buche poco profonde o in tombe non contrassegnate lungo la strada degli aiuti, impedendo in molti casi alle famiglie di identificare i loro cari scomparsi.

Ex soldati israeliani intervistati dalla CNN hanno confermato che non esisteva un protocollo chiaro per la gestione dei cadaveri, e che i corpi venivano spesso trattati con indifferenza o spostati con mezzi meccanici, aggravando la sofferenza dei familiari. Le autorità militari israeliane hanno negato che i bulldozer vengano usati per “rimuovere” i corpi.

Organizzazioni per i diritti umani come Euro-Med Monitor hanno definito le pratiche descritte motivi per un’indagine penale internazionale, sottolineando che lasciare i corpi senza possibilità di identificazione violerebbe il diritto internazionale e le convenzioni di Ginevra.

Molte famiglie continuano ancora oggi a cercare i loro parenti scomparsi, con decine di persone ancora non rintracciate nelle aree attorno al passaggio di Zikim.